il futuro del lavoro tra benessere e felicità
La soddisfazione professionale e il benessere in azienda rappresentano i due elementi chiave su cui si gioca il futuro del mercato del lavoro e sono diventati ormai un fattore critico di successo e di ritorno sull’investimento che non possiamo permetterci di ignorare. I lavoratori, oggi, non sono più disposti a sacrificare la propria felicità in nome della carriera e le aziende, dal canto loro, devono mettere in campo nuove strategie per migliorare il clima interno alle proprie organizzazioni e non perdere i loro migliori talenti.
Si tratta di un tema centrale, attorno al quale credo sia fondamentale approcciarsi in modo strutturato e sempre più consapevole, ampliando la riflessione ai vari attori coinvolti e rendendola “sistemica”. Per questo motivo, come EFI Ecosistema Formazione Italia, insieme a Great Place to Work – società globale specializzata nell’analisi e nel miglioramento delle performance organizzative attraverso la cultura aziendale – ed in collaborazione con OMM Business, realtà attiva nella formazione, abbiamo realizzato sul campo un’indagine per comprendere a che punto siamo, davvero, quando parliamo di felicità in azienda.
Felicità al lavoro. Le parole chiave: collaborazione, fiducia e rispetto
La felicità in azienda passa attraverso il livello di fiducia e apprezzamento tra colleghi che, all’interno dei team, sembra essere più alto rispetto a quello riposto nei manager e nei leader. E i numeri della nostra indagine ce lo confermano: in una scala valoriale da 1 a 5, i lavoratori si sentono mediamente apprezzati dai propri colleghi (voto medio: 3,5). Una percezione leggermente inferiore (3,3), invece, quando si parla del supporto da parte dei manager in momenti critici o di difficoltà e ancora più bassa quando si tratta di riporre fiducia nel management (3,1). Anche in ufficio le persone desiderano esprimersi liberamente, hanno necessità che valori dichiarati e azioni coincidano e, soprattutto, vogliono che il proprio lavoro abbia un impatto positivo. Non deve stupirci, dunque, che le espressioni più citate per descrivere il concetto di felicità al lavoro siano collaborazione, rispetto, ascolto, crescita, gratitudine e benessere.
Ci sono, non possiamo negarlo, molte aree su cui i manager devono ancora migliorare parecchio: la gestione di problemi e conflitti, la chiarezza nel restituire i feedback o la condivisione degli obiettivi, ma anche la mancanza di dialogo e di confronto continuo e costruttivo.
Ormai è chiaro: parlare di felicità al lavoro non è solo una moda o un trend da cavalcare, è una leva strategica di talent attraction e talent retention che le aziende devono tenere in considerazione se non vogliono avere ripercussioni in termini di business. Non è più una sorpresa, infatti, che il benessere e la felicità delle persone siano strettamente legate alle performance delle organizzazioni.
Fonte: Il Sole 24 Ore