«Il futuro è nella biodiversità e la ricerca ha un ruolo cruciale»

«Il futuro è nella biodiversità e la ricerca ha un ruolo cruciale»

«Il concetto di One Health è strettamente connesso alla questione ambientale e di sostenibilità: non possiamo pensare di proteggere la salute umana e di tutti gli organismi viventi senza occuparci, allo stesso tempo, della conservazione degli ecosistemi e della qualità delle risorse naturali. È importante, quindi, procedere costantemente con l’attività di ricerca, continuando anche l’intensa campagna di “consapevolezza culturale” avviata su questi temi con il nostro progetto perché vi sia un impegno collettivo nella salvaguardia della natura». A parlare è Luigi Fiorentino, Presidente del Nbfc, il Centro nazionale per la biodiversità reduce dalla conferenza all’Expo di Osaka dedicata al tema della “salute unica”. «Per Nbfc – aggiunge – la presenza all’Expo, di questo ringrazio molto il Commissario Vattani, ha avuto un significato molto importante perché ci ha consentito di essere nel più importante evento mondiale “di diplomazia e di comunicazione”. Peraltro, in quel contesto abbiamo avuto modo di consolidare un rapporto, già avviato da un nostro importante partner come l’Università La Sapienza, con la Kansai Medical University.

Come far sì che la biodiversità diventi un investimento strategico per il benessere umano? La ricerca pubblica è sufficiente?

La sinergia tra pubblico e privato è oggi indispensabile. Secondo il World Economic Forum, circa il 50% del Pil globale – pari a 44 mila miliardi di dollari – dipende in modo diretto dalla biodiversità. Eppure, il Framework Globale sulla Biodiversità approvato alla COP15 (Kunming-Montreal) stima che servano almeno 200 miliardi di dollari all’anno per preservarla. È evidente, quindi, che l’unica strada possibile è una vera integrazione tra settore pubblico e privato, una forte collaborazione nel rispetto dei reciproci ruoli. Creare nuove filiere produttive sostenibili e opportunità economiche concrete è ciò che ci permetterà non solo di rispettare gli obiettivi internazionali, ma anche di garantire un futuro vivibile a tutti e soprattutto affermare in modo chiaro che la biodiversità va vista anche come motore dell’economia e non solo in un’ottica conservativa e di costo gestionale.

Quali sono le azioni messe in campo dal Nbfc su questo tema e quali i progetti futuri?

Fonte: Il Sole 24 Ore