il futuro tra sicurezza e nuove sfide
Ora che gli agenti di intelligenza artificiale possono, e sempre più potranno, fare operazioni per noi, lo scenario della sicurezza dei pagamenti si complica. Gli agenti sono l’evoluzione del semplice chatbot di intelligenza artificiale. I chatbot dialogano con noi. Gli agenti… agiscono. Possiamo chiedergli di fare il check-in per il volo. Trovare e prenotare il migliore sushi in una zona della città. Fanno azioni sequenziali ripetute. Fino al pagamento.
Il white paper Securing Tomorrow realizzato da Mastercard immagina il 2030 come l’età dell’“AI agentica”, in cui software autonomi gestiranno acquisti, pagamenti e servizi. Il mercato varrà 155 miliardi di dollari (dato di Bank of America Global Research), ma anche i criminali useranno queste tecnologie per frodi e attacchi su scala globale.
Già oggi il fenomeno ha dimensioni enormi: nel 2024 i danni da cybercrime hanno raggiunto 9,5 trilioni di dollari, terza “economia” mondiale dopo Stati Uniti e Cina; entro il 2029 saliranno a 15,6 trilioni (+64%). Gli attacchi alle infrastrutture critiche — sanità, energia, telecomunicazioni — sono cresciuti del 30% solo nel 2023 e continueranno a salire a doppia cifra. A moltiplicare i rischi contribuiranno i 40 miliardi di dispositivi connessi previsti entro il 2030.
«Stiamo investendo molto per fare fiducia ai nostri clienti, il pagamento deve essere sicuro anche in questi nuovi scenari – spiega Luca Corti, Country Manager di Mastercard per l’Italia in un incontro con la stampa a margine del Festival del Cinema di Venezia -. Nel 2024 in Italia c’è stato il sorpasso dei pagamenti digitali sul contanti. E i device protagonisti di questa transizione sono sempre di più, come ad esempio gli anelli Nfc».
La risposta alla crescita di queste soluzioni digitali si chiama «tokenizzazione». Significa proteggere i dati sensibili della propria carta con credenziali univoche, sicure e dinamiche. «In Italia, questo è già realtà per circa il 30% delle transazioni su circuito Mastercard, con l’obiettivo di raggiungere il 100% entro il 2030. Vale per i pagamenti fisici ma anche online, nei siti o nelle app». In prospettiva, da strumento prevalentemente di protezione la tokenizzazione diventerà infrastruttura strategica abilitante per un ecosistema più ampio, che includerà scenari di pagamento autonomi, AI-driven e integrati con identità digitali e biometria.
Fonte: Il Sole 24 Ore