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Il gruppo Ermenegildo Zegna chiude il semestre con 928 milioni di ricavi
Il primo trimestre del gruppo Ermenegildo Zegna si chiude, potremmo dire, con tre notizie importanti: la prima è la semestrale appena annunciata, che conferma la resilienza del gruppo italiano che ha in portafoglio, oltre al marchio omonimo, Thom Browne e Tom Ford. La seconda notizia è di poco meno di 24 ore fa, con l’annuncio dell’ingresso nel capitale di Zegna del fondo di Singapore Tomasek, con una partecipazione del 10%. Last but not least, il cambio al vertice di Thom Browne, con l’uscita del ceo Rodrigo Bazan, al quale succederà Sam Lobban.
I dati dei primi sei mesi
I ricavi del gruppo sono arrivati a 927,7 milioni, in calo del 3% a cambi correnti e del 2% a cambi costanti. A crescere del 4% è il canale DTC (direct-to-consumer), che ha chiuso a +4% a cambi correnti e a +6% a cambi costanti, mentre il canale wholesale ha perso il 27%.
I risultati del periodo aprile-giugno
Nel solo secono trimestre i ricavi sono calati del 6% a cambi costanti a 468,9 milioni (-3% a cambi correnti). La performance migliore è stata quella del marchio Zegna (+2% a cambi costanti, che diventa +7% nel solo canale DTC, risultato molto positivo anche per Thom Browne (+7%) e Tom Ford Fashion (+11%).
Andamento positivo nelle Americhe
Tra le aree geografiche, l’Europa ha sofferto, mentre le Americhe hanno superato gli altri mercati con ricavi in crescita del 4% a cambi correnti e del 10% a cambi costanti.
L’accordo con Tomasek
Gildo Zegna, ceo e presidente di Zegna, tiene a ribadire, a margine dei risultati del primo semestre, l’accordo appena siglato con il fondo di Singapore Tomasek: «E’ una società che investe con una logica di medio-lungo periodo e che ha scelto il nostro gruppo per essere presenti nel made in Italy. E’ molto positivo, dal nostro punto di vista, anche il loro approccio, che mette il consumatore e i servizi ai clienti al centro».
Fonte: Il Sole 24 Ore