Il Male e le sue anime a Dheli

L’Età del male non lascia tempo alla riflessione, se non alla fine, quando termina la corsa, quando ogni personaggio ha raggiunto ha esaurito il suo destino, quando non ci sono più domande.
Il romanzo di Deepti Kaapor, è un noir, ma soprattutto un viaggio denso e incalzante nei cunicoli dell’anima più profonda della società indiana moderna.
Le caste, la famiglia, il danaro e i potere, la crudeltà della povertà più spietata, le città e le montagne, i luoghi dispersi sull’oceano, le fatiscenti baraccopoli, maledizione e unico certezza per migliaia di famiglie.

Delhi

Delhi e le sue evoluzioni, i suoi segreti, la città e sua violenza, la sopraffazione, la vendetta, i vizi, tutti i vizi.I destini dei tre protagonisti s’intrecciano ma non si uniscono, nonostante il pezzo di vita insieme, le distanze culturali, il destino dato dalla nascita e la fuga necessaria dettano la fine di legami casuali necessari ma impossibili.E’ cosi che la fredda dedizione, la fedeltà di Ajay verso il suo padrone Sunny sembra salvezza ma è sacrificio. Il suo destino di ultimo, da quando è stato cacciato bambino dalla sua famiglia per riscattare la morte del padre, lo condanna all’essere sacrificabile. In fondo lo ha sempre saputo. E lo accetta con abnegazione fino al momento del riscatto che lo condanna alla fuga.Bontà e ferocia convivono nella contingenza, non ci sono principi, c’è la vita. Unica via d’uscita la fuga, l’oblio e forse la solitudine eterna.I natali ingabbiano e condannano, ne è consapevole Sunny, il ricco parvenue, figlio e nipote dei Wadia famiglia di boss spietati, ricchi e potenti, che controllano politica ed economia sulle spalle dei più poveri della città di Dheli. Sunny è un ragazzo diviso, la sua ingenuità è pari alla consapevolezza del suo destino di erede dei Wadia, cosi lo vogliono e così lo impongono il padre e lo zio che puniscono la sua ubris cancellando il suo mondo, le persone cui tiene, i luoghi, gli spazi, il sogno di un riscatto. Solo Neda, giovane giornalista di famiglia intellettuale e borghese vuole avere fiducia in lui, combattuta ma affascinata da un mondo in cui ogni desiderio sembra esaudibile, ricco e scintillante, comodo. Vuole credere che i progetti di Sunny possano aiutare gli ultimi, trasformare Dheli e dare un’opportunità ai dimenticati. Vuole ma sa che non sarà così. Entra ed esce dalla sua vita, trascinata dal desiderio di conoscere la fine della storia, forse dall’esserne testimone. La sua educazione la rende giudice, il suo amore vittima.Il lettore è con lei, con Sunny, con Ajay e i loro destini.

HBO

Non stupisce che il romanzo sia il primo di una trilogia e già sceneggiatura per una serie HBO. A tratti la scrittura rallenta sembra rendersi ingenua nei dialoghi dei personaggi ma poi riprende, svelta e intensa.L’età del Male è un immersione totale nelle pieghe d’abisso di un paese difficile che, come dice Ajay, gli stranieri non possono capire, un paese che adorano e pretendono di comprendere. Così si sente il lettore, trascinato nella complessità di un mondo affascinante e terribile in attesa di salvezza.

Deepti Kapoor, L’Eta’ del Male’, Einaudi pp.648, 22 euro

Fonte: Il Sole 24 Ore