il miliardario dietro l’AI e l’alleanza con Trump

il miliardario dietro l’AI e l’alleanza con Trump

Per anni i riflettori sono stati puntati su Elon Musk e Jeff Bezos. Oggi però a prendersi la scena è Larry Ellison: l’81enne fondatore di Oracle che, grazie al boom dell’intelligenza artificiale, è salito in vetta alla classifica dei più ricchi e si è imposto come nuovo alleato chiave di Donald Trump.

Ellison, che possiede il 40% di Oracle e il 98% dell’isola hawaiana di Lanai, non è mai stato solo un imprenditore. Amico personale di Donald Trump, finanziatore di Benjamin Netanyahu, alleato di Sam Altman e Masayoshi Son nel maxi-progetto di data center “Stargate”, è diventato l’uomo su cui la Casa Bianca punta per assicurare agli Stati Uniti la supremazia tecnologica nell’era dell’Intelligenza artificiale. E mentre Musk paga i contraccolpi politici e finanziari delle sue scelte, Trump ha trovato in Ellison il nuovo campione tech a cui affidarsi.

L’impero Oracle e la cavalcata nell’AI

Nata nel 1977 da un contratto con la Cia per costruire un database, Oracle ha vissuto una parabola unica. Per decenni identificata con i sistemi informativi aziendali, poi con il cloud, oggi è l’azienda che Wall Street scommette capace di diventare infrastruttura centrale dell’intelligenza artificiale.

Soltanto negli ultimi tre mesi il portafoglio di contratti è salito da 138 a 455 miliardi di dollari. Al cuore c’è l’accordo quinquennale da 300 miliardi con OpenAI, la società creatrice di ChatGPT, che ha scelto i data center Oracle quando Microsoft non riusciva a garantire capacità sufficiente. Ma i clienti includono anche Meta, Nvidia e la stessa xAI di Musk.

Fonte: Il Sole 24 Ore