Il mondo completamente diverso dei neo-impressionisti

Il mondo completamente diverso dei neo-impressionisti

La National Gallery festeggia la riapertura della Sainsbury Wing dopo due anni di lavori di ampliamento e ristrutturazione con la prima mostra mai dedicata al Neo-Impressionismo. “Armonia radicale” è una celebrazione del movimento che ha cercato di reinventare l’impressionismo usando puntini di colore puro sulla tela per ottenere la massima luminosità, ed è anche un omaggio a Helene Kröller Müller, la prima collezionista dei loro quadri.

Kröller-Müller

Gran parte delle opere in mostra (36 su 58) arriva infatti dal museo Kröller-Müller di Otterlo, in Olanda, da lei fondato per mostrare la più grande collezione di quadri neo-impressionisti mai raccolta. La Kröller Müller fu una vera pioniera: non solo una delle prime donne europee a collezionare arte in modo sistematico, ma anche coraggiosa nelle scelte, optando per i neo-impressionisti quando ancora erano considerati troppo radicali dai critici benpensanti, secondo i quali il puntilismo rappresentava niente di meno che “la fine della pittura”.

Per la collezionista invece i neo-impressionisti riuscivano a fondere emozione e realtà, rigore e spiritualità, studi scientifici sul colore e serenità capace di toccare l’anima. Gli artisti del movimento puntavano a trascendere la realtà, creando composizioni equilibrate armoniose in cui i puntini di colore sulla tela vibravano secondo precisi calcoli geometrici.

La Kröller Müller aveva due artisti preferiti: Vincent van Gogh, di cui acquistò ben 90 quadri, e Georges Seurat, il fondatore del neo-impressionismo e inventore del pointillisme. Nel descrivere il museo che aveva aperto nel 1913 per ospitare la sua collezione, la Kröller Müller si era detta entusiasta del contrasto tra le sale dedicate a van Gogh “drammatico e pesante come colpi di martello” e i quadri neo-impressionisti “leggeri, delicati e spirituali.”

Fonte: Il Sole 24 Ore