Il monito di Mattarella: inaccettabili le offese social ai disabili

A distanza 17 anni dall’approvazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, «ancora numerosi sono gli ostacoli all’esercizio di diritti fondamentali in ambito sociale, politico, lavorativo ed economico». Lo ha detto il capo dello Stato, Sergio Mattarella, in occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità. Mattarella ha proseguito, con un monito ben chiaro: «La superficialità con cui si utilizzano sui “social media” espressioni che offendono la sofferenza di tante persone e famiglie che si ritrovano sempre più da sole a dover combattere il fenomeno dell’esclusione sociale, è inaccettabile», ha detto il presidente della Repubblica.

Mattarella: cambiare prospettiva sulla disabilità

Per il capo dello Stato, nel nostro Paese le famiglie rappresentano, da sempre, il principale sostegno per le persone con disabilità, impegnate in sfibranti battaglie per cercare di sopperire alle carenze assistenziali e sociali a cui i loro cari sono esposti. «Abbiamo il dovere di riconoscere l’enorme valore di coloro che si prendono cura dei propri cari, trovandosi spesso a dover rinunciare al lavoro, alle proprie aspirazioni – ha detto Mattarella -. È necessario cambiare la prospettiva con cui si guarda alla disabilità, superando pregiudizi e stereotipi di cui milioni di persone sono ancora vittime. Le persone con disabilità – ha aggiunto – chiedono di poter vivere in modo indipendente. Di andare a scuola, lavorare, divertirsi. Semplicemente di poter vivere con dignità esercitando i propri diritti. È una questione che riguarda ciascuno di noi, personalmente e come comunità, per contribuire a costruire un presente più inclusivo e accessibile a tutti».

Il Papa, includere i disabili fa diventare la società più umana

«Oggi è la giornata internazionale delle persone con disabilità – ha detto papa Francesco all’Angelus, in un appello letto al suo posto da mons. Paolo Braida -. Accogliere e includere chi vive questa condizione aiuta tutta la società a diventare più umana – ha proseguito -. Nelle famiglie, nelle parrocchie, nelle scuole, nel lavoro, nello sport, impariamo a valorizzare ogni persona con le sue qualità e capacità, e non escludiamo nessuno».

Il ministro Valditara: l’inclusione inizia dalla scuola

La giornata internazionale delle persone con disabilità ci ricorda che «l’inclusione inizia dalla scuola: dentro le aule tutti i ragazzi devono sentirsi accolti e godere delle stesse opportunità, senza distinzioni. Il ministero e l’intera comunità scolastica sono impegnati per abbattere le barriere, non solo strutturali, per una scuola che sia veramente inclusiva», ha sottolineato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

Brunetta: al Cnel osservatorio per inclusione e accessibilità

Sul tema è intervenuto anche il presidente del Cnel, Renato Brunetta. «In Italia ci sono tre milioni di persone con disabilità – ha ricordato -. Tre milioni di italiani spesso “reclusi”, a causa di insopportabili barriere architettoniche. Uno su tre, inoltre, è a rischio povertà. Sono numeri che ci danno una chiave di lettura chiara: dobbiamo fare molto di più. Il Cnel farà la sua parte – ha aggiunto -, nell’ascolto, nel coinvolgimento, nella proposta. È in via di costituzione presso il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro un Osservatorio per l’inclusione e l’accessibilità, che si occuperà anche di disabilità. L’obiettivo è di contribuire alla promozione di una società più accogliente ed equa, una società in cui le persone abbiano pari opportunità e diritti, accesso ai servizi e piena partecipazione alla vita sociale ed economica».

Fonte: Il Sole 24 Ore