
Il Monza passa ufficialmente al fondo statunitense Beckett Layne Ventures
Il Monza Calcio passa ufficialmente di mano. Per il club brianzolo si chiude l’era (breve, ma significativa con lo sbarco in Serie A) Fininvest e inizia quella di Beckett Layne Ventures.
Con il closing annunciato oggi, giovedì 25 settembre 2025, Fininvest ha trasferito il controllo dell’AC Monza al fondo statunitense. L’operazione, annunciata lo scorso 1 luglio, prevede il passaggio immediato dell’80% del capitale sociale, mentre il restante 20% verrà rilevato entro giugno 2026.
Per la holding della famiglia Berlusconi si tratta della conclusione del percorso nel calcio iniziato con l’acquisto del Monza nel 2018, due anni dopo la cessione del Milan. L’investimento, oltre che simbolico, è stato oneroso: dai -9,2 milioni del 2019 fino ai -48 milioni del 2024, le perdite cumulate hanno superato i 240 milioni di euro. La retrocessione, con la conseguente svalutazione in bilancio, ha contribuito a spingere verso la cessione.
Il subentro di BLV segna l’ingresso nel calcio europeo di un operatore con un portafoglio diversificato da oltre 10 miliardi di dollari di asset, che spazia dall’intrattenimento digitale (Epic Games, Samba TV) alle bevande (Mijenta Tequila, Best Day Brewing). La scelta di puntare su Monza risponde a una logica che intreccia opportunità sportive e potenzialità di sviluppo del territorio, anche in virtù della vicinanza con Milano e della visibilità internazionale offerta dal Gran Premio di Formula 1.
Il deal, che si fonda su un enterprise value di circa 45 milioni di euro e un equity value di 30 milioni, è stato seguito da Chiomenti per Fininvest e da Tonucci & Partners per Blv. Con l’ingresso di Beckett Layne Ventures, il Monza si aggiunge alla lista crescente di club italiani controllati da capitali americani: sono ormai dieci le società di Serie A a proprietà statunitense, considerando promozioni e retrocessioni. Una dinamica che, di fatto, sta ridefinendo la geografia finanziaria del calcio italiano.
Fonte: Il Sole 24 Ore