
Il Papa amplia il welfare dei dipendenti del Vaticano: 5 giorni retribuiti per i neo papà
Cinque giorni di permesso retribuito cento per cent per i dipendenti vaticani in occasione della nascita di un figlio e tre giorni ogni mese di permesso retribuito per i genitori di figli disabili. Leone XIV ha approvato una serie di estensioni di tutele sul lavoro inserite nel Rescritto diffuso dal Vaticano. Non è ancora un’equiparazione alla normativa europea dove i giorni, variando da Paese a Paese, possono essere fino a 30 ma comunque un passo avanti per lo Stato d’Oltretevere dove, nonostante i messaggi dei Pontefici sulla centralità della famiglia, mancavano proprio le tutele e le misure in favore del nucleo familiare.
Le novità riguardano non solo il “permesso di paternità” e le tutele per le famiglie con con bambini disabili ma anche la concessione dell’assegno familiare che per «i figli legittimi o legittimati ed equiparati, maggiori di 18 anni» che possono essere richiesti fino ai 26 anni.
Le novità inserite nel “Rescritto”
Si tratta di norme introdotte dal Rescriptum ex audientia di Leone XIV, cioè il documento emesso dopo aver consultato in udienza il 28 luglio scorso, il prefetto della Segreteria per l’Economia, il laico Maximino Caballero Ledo, il quale a sua volta ha illustrato a papa Prevost le determinazioni “assunte all’unanimità” dal Consiglio dell’Ulsa, l’ufficio del Lavoro della Sede apostolica, composto da rappresentanti sia di diversi enti della Santa Sede e del Governatorato, sia dei rispettivi loro dipendenti.
Permesso retributi per i neo papà
La nuova normativa stabilisce quindi che il dipendente «ha diritto a cinque giorni di permesso retribuito in occasione della nascita di un figlio, da intendersi come giorni lavorativi» che «possono essere usufruiti in via continuativa e/o frazionati per giornate intere e non a ore, entro e non oltre i trenta giorni dal verificarsi dell’evento». Al padre lavoratore dipendente spetta, per i cinque giorni, un trattamento economico pari al cento per cento della retribuzione.
Sostegno ai genitori di bambini disabili
Per quanto riguarda i bambini disabili, invece, «i genitori, alternativamente, hanno diritto ogni mese a tre giorni di permesso retribuito, fruibili anche in modo continuativo, a condizione che il bambino non sia ricoverato a tempo pieno presso istituti specializzati». Estesi anche gli assegni familiari: «I figli legittimi o legittimati od equiparati, maggiori ad anni 18 compiuti: se studenti, nel periodo di studi secondari fino all’età massima di venti anni compiuti; o per tutta la durata degli studi universitari o di studi riconosciuti come equivalenti dalla Santa Sede, fino all’età massima di ventisei anni compiuti, purché documentati da certificato di iscrizione rilasciato dall’università».
Fonte: Il Sole 24 Ore