Il Papa firma il suo primo documento “Dilexi te”

Il Papa firma il suo primo documento “Dilexi te”

Papa Leone ha firmato l’Esortazione Apostolica Dilexi questa mattina presso la Biblioteca privata del Palazzo Apostolico secondo quanto riferito in una nota della Sala stampa della Santa Sede. La firma di questo primo documento del pontificato è avvenuto, si precisa, alla presenza del Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, monsignore Edgar Pena Parra.

Al centro il tema dei poveri

L’Esortazione apostolica “Dilexi te”, “Ti ho amato”, avrebbe, secondo quanto si apprende, come tema quello dei poveri. Si tratterebbe di un lavoro che era stato avviato da Papa Francesco; in omaggio a questa continuità, l’Esortazione ha questo titolo, dopo la ’Dilexit Nos’ di Bergoglio di fine 2024, l’ultimo suo documento magisteriale. La centralità dei poveri è stata messa in evidenza più volte da Papa Leone in questi quasi cinque mesi di pontificato.

Il riferimento ai poveri durante la canonizzazione di Frassati e Acutis

È da attendersi anche qualche passaggio sulle guerre e sull’emergenza climatica che appunto causano povertà e ingiustizie sociali. Come anche potrebbe esserci un richiamo alla Chiesa perché consideri i poveri protagonisti e non solo soggetti da aiutare. Papa Leone ha parlato spesso dell’attenzione ai poveri. Lo ha fatto anche nel corso della canonizzazione di Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis il 7 settembre: “Hanno vissuto questo amore per Gesù Cristo soprattutto nell’Eucaristia ma anche nei poveri, nei fratelli e nelle sorelle”.

Il messaggio del Papa alla diocesi di Albano

Anche nella messa con gli operatori e gli assistiti della Caritas della diocesi di Albano, lo scorso 17 agosto, aveva messo in risalto la centralità dei poveri: «Vi incoraggio a non distinguere tra chi assiste e chi è assistito, tra chi sembra dare e chi sembra ricevere, tra chi appare povero e chi sente di offrire tempo, competenze, aiuto. Siamo la Chiesa del Signore, una Chiesa di poveri, tutti preziosi, tutti soggetti, ognuno portatore di una Parola singolare di Dio. Ognuno è un dono per gli altri».

Fonte: Il Sole 24 Ore