il paradosso dei fondi Pnrr

il paradosso dei fondi Pnrr

Nelle pieghe dei numeri del Pnrr ce ne sono alcuni che raccontano un’Italia più profonda e invisibile. Un’Italia di borghi appesi a un filo, anzi a un cavo. È il filo della fibra ottica, delle connessioni veloci, dei servizi digitali. È un filo sottile, ma sempre più decisivo per capire chi resta e chi se ne va.

La mappa la disegna il Pnrr Lab della Sda Bocconi, che a Milano ha presentato un’analisi precisa e, a tratti, spietata, durante il convegno “Invertire la Rotta – Infrastrutture digitali per fermare lo spopolamento: strategie e analisi per i piccoli comuni”. L’evento, promosso da Infratel Italia, ha rappresentato un importante momento di confronto tra istituzioni, esperti e operatori del settore sulle politiche e le infrastrutture necessarie a contrastare il declino demografico nelle aree interne e nei piccoli comuni, attraverso la leva dell’innovazione digitale.

Hanno preso parte ai lavori esponenti di primo piano del Governo: la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella; il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione Alessio Butti e la sottosegretaria al ministero degli Interni Wanda Ferro. Al convegno ha partecipato anche il presidente dell’Inps, Gabriele Fava e il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

Le conclusioni del Pnrr Lab della Sda Bocconi sono nette: dove la digitalizzazione è più alta, lo spopolamento corre meno. Dove la connessione manca, le persone se ne vanno. I numeri sono chiari: tra il 2014 e il 2024 i comuni senza una copertura a 30 megabit al secondo hanno perso, in media, il 2,95% della popolazione. Quelli con la banda larga, molto meno: -1,12%. Una differenza che vale quasi due punti percentuali. Tradotto: più fibra, meno valigie.

Fonte: Il Sole 24 Ore