
il segreto per un tasso di fidelizzazione all’84%
Nella recente pubblicazione European Workforce Study 2025, la società Great Place to Work ha evidenziato come una leadership ad alta fiducia sia oggi determinante per creare benessere diffuso e alte prestazioni nelle organizzazioni.
Un dato colpisce più di altri: nelle aziende in cui manca una leadership basata sulla fiducia, il tasso di fidelizzazione dei dipendenti è fermo all’11%. Nelle organizzazioni dove invece la fiducia è diffusa e riconosciuta, la percentuale schizza all’84%. Ma cosa intendiamo quando parliamo di fiducia? Il dizionario la definisce come un atteggiamento verso altri o verso sé stessi che nasce da una valutazione positiva di fatti, circostanze e relazioni, e che genera sicurezza e tranquillità. In azienda, la fiducia si traduce in collaborazione, senso di appartenenza e motivazione. Senza fiducia i team rallentano, aumentano i costi di coordinamento, cresce la burocrazia, e si diffonde la paura di sbagliare e l’ostruzionismo silente. Con la fiducia, invece, aumenta la velocità di esecuzione, si sviluppa un ambiente sicuro in cui rischiare e innovare, le persone restano e contribuiscono con energia.
Le componenti di una leadership ad alta fiducia
Quali sono gli elementi che costruiscono fiducia attorno a un leader? Ne ho individuati quattro fondamentali:
• Competenza: un leader deve essere, e mostrarsi, competente. Immaginate di dover salire su un aereo guidato da un pilota non preparato e inesperto: vi fidereste? La competenza è la base cognitiva della fiducia, ciò che permette di credere che una persona sia in grado di affrontare le sfide che la posizione richiede.
• Bene comune: le organizzazioni vivono di tensioni, trade-off e dilemmi. Un leader genera fiducia quando utilizza come bussola il bene comune, anche quando non conviene personalmente o richiede decisioni impopolari. È la differenza tra chi guida con l’ego e chi guida con lo scopo e la saggezza.
Fonte: Il Sole 24 Ore