Il sistema welfare italiano: un convegno per affrontare sfide future

Il sistema welfare italiano: un convegno per affrontare sfide future

L’evoluzione del sistema di welfare italiano, la sostenibilità della spesa pubblica e la tutela della sicurezza sociale sono stati al centro del Convegno “Il Sistema Welfare Italiano: Sostenibilità della Spesa e Sicurezza Sociale”, organizzato dal Patronato Tutela Previdenziale svoltosi il 12 maggio 2025 a Roma, presso la sala Michelangelo dell’Hotel Anantara. Il convegno ha visto la partecipazione de Il Sole 24 ore in qualità di Media Partner e di FormAzienda, SEAC e Zucchetti in qualità di Partner Tecnici.

L’evento si è aperto con i saluti istituzionali del Presidente Marco Palombi e la presentazione del Patronato Tutela Previdenziale. Sono stati quindi sottolineati gli obbiettivi dell’incontro: aumentare la consapevolezza sul particolare equilibrio che caratterizza il sistema previdenziale e socioassistenziale del nostro Paese e analizzare l’impatto che esso esercita sulla spesa pubblica. Un’occasione di confronto per individuare nuove soluzioni che possano garantire il rispetto dei principi sanciti dall’articolo 38 della Costituzione e preservare nel lungo periodo il diritto alla protezione sociale.

Tra i temi chiave affrontati dal Capo di Gabinetto del MLPS, Mauro Nori; le criticità legate alla crisi demografica e al mismatch lavorativo. Due fenomeni che, intrecciandosi, pongono interrogativi importanti sulla sostenibilità del sistema previdenziale: da una parte, l’invecchiamento della popolazione riduce il numero di lavoratori attivi; dall’altra, le trasformazioni del mercato del lavoro rendono più difficile il pieno utilizzo del capitale umano disponibile. Tra le soluzioni proposte è emersa la necessità di una maggiore integrazione dei lavoratori stranieri e una prioritaria sensibilità verso una formazione scolastica capace di creare una reale attitudine lavorativa. Spesso i giovani sono influenzati da aspettative familiari e modelli social che aggravano il disallineamento, creando un disagio non solo economico ma anche psicologico e sociale.

Un focus particolare è stato dedicato da Antonio Di Matteo (CDA INPS) al sistema previdenziale a ripartizione e al principio di solidarietà tra generazioni, pilastro su cui si regge il meccanismo di finanziamento della previdenza pubblica. Le dinamiche demografiche e sociali impongono una riflessione profonda su come garantire un patto equo tra generazioni presenti e future.

Il convegno ha approfondito, inoltre, il ruolo dei fondi paritetici interprofessionali e dei piani formativi rivolti ai lavoratori delle categorie protette (Rossella Spada – Fondo FormAzienda), sottolineando l’importanza della formazione continua come strumento di inclusione sociale e tutela del diritto al lavoro.

La discussione ha toccato anche la crescente rilevanza della Previdenza Complementare come asse portante dell’equilibrio futuro del sistema di welfare, in grado di integrare il trattamento previdenziale pubblico e offrire maggiore sicurezza ai cittadini (Pierangelo Albini – Confindustria – CNEL).

Il Rapporto sul Bilancio del Sistema Previdenziale Italiano (Prof. Alberto Brambilla – Itinerari Previdenziali) ha fornito un quadro aggiornato sulle tendenze della spesa pensionistica, sull’andamento dei flussi contributivi e sulle prospettive di sostenibilità economica nel medio-lungo periodo.

Dal confronto è emersa, quale possibile risposta all’attuale crisi del sistema, aggravata da pregresse scelte in materia di spesa previdenziale, l’opportunità di adottare un modello di welfare-mix fondato sull’integrazione tra primo e secondo pilastro. Tale configurazione richiederebbe, per essere concretamente efficace e attrattiva, l’introduzione di maggiori misure di incentivazione fiscale, in grado di supportare la partecipazione sia delle imprese che dei lavoratori.

Uno spazio rilevante del dibattito è stato riservato agli Istituti di Patronato, fondamentali nel favorire l’accesso dei cittadini ai diritti previdenziali e assistenziali. Attraverso la loro attività di tutela, consulenza e assistenza, questi enti rappresentano un presidio essenziale di garanzia sociale. Con il richiamo alla sentenza 42/2000 della Corte Costituzionale si è sottolineato la funzione pubblica di tali istituti che operano nel campo previdenziale quali strutture “direttamente riconducibili a quelle previste dall’art. 38, quarto comma, della Costituzione italiana.”

La chiusura dei lavori è stata riservata al Direttore Generale del Patronato Tutela Previdenziale, Antonia Elefante, che ha tratto una sintesi del confronto evidenziando gli aspetti di maggiore interesse del dibattito e l’importanza della «consapevolezza come motore di autodeterminazione nel proprio lavoro (…) e che grazie alla professionalità di donne e uomini al presidio di ogni sede di Tutela Previdenziale viene garantito ogni giorno supporto, orientamento e diritti a chi spesso non ha altra voce. Anche la loro dedizione è il cuore silenzioso ma insostituibile del nostro sistema di welfare

Infine, ha ringraziato i relatori, i numerosi ospiti, gli sponsor e tutti coloro il cui lavoro e sostegno hanno dato forma concreta all’iniziativa.
(Per approfondimenti https://www.tutelaprevidenziale.it/il-sistema-welfare-italiano-sostenibilita-della-spesa-e-sicurezza-sociale/ )

Fonte: Il Sole 24 Ore