il testamento apre alla vendita a Lvmh, Essilux e L’Oréal

il testamento apre alla vendita a Lvmh, Essilux e L’Oréal

In particolare, Lvmh non ha mai nascosto il suo interesse per la maison italiana. «Se in futuro dovessimo lavorare insieme – ha commentato il presidente e azionista Bernard Arnault – Lvmh avrebbe a cuore di rafforzare ulteriormente la presenza e la leadership a livello globale» di Armani. Anche L’Oréal studierà «con grande considerazione» la possibilità di entrare nel gruppo Armani. Il colosso della cosmesi dal 1988 gestisce la licenza di Armani beauty.

C’è infine in lizza Essilux, di cui Giorgio Armani detiene già circa il 2%. Si tratta di un incrocio azionario che mette il gruppo della famiglia Del Vecchio in pole position. «Siamo orgogliosi della stima che il signor Armani ha voluto riporre nel nostro gruppo e nel nostro management. Valuteremo con attenzione, insieme al board, questa prospettiva evolutiva che merita un’attenta riflessione, alla luce dei profondi rapporti che già legano i due gruppi», spiegano dalla multinazionale di Agordo. Potrebbe nascere un gigante italiano capace di unire occhialeria e moda, ma anche alberghi.

La quota del 15% sarà la «prima tranche» di una vendita più ampia. «Su impulso della Fondazione – si legge – e con l’accordo di Leo (Dell’Orco, ndr)», a decorrere dal terzo anno ed entro il quinto anno dalla data di apertura del testamento, Armani chiede agli eredi di «cedere al medesimo acquirente del primo 15% del capitale della società, un’ulteriore quota azionaria» per un minimo del 30% del capitale e un massimo del 54,9%. Con questa «seconda tranche», il nuovo soggetto potrebbe così arrivare alla maggioranza assoluta della maison.

Il piano di quotazione

Ma c’è anche un’opzione alternativa. Se la vendita non dovesse andare in porto, Armani dispone «in alternativa», «la quotazione delle azioni della società su un mercato regolamentato italiano» o su Borsa estera «di pari standing». Lo sbarco sui mercati azionari potrebbe concretizzarsi, qualora ne facessero richiesta alla Fondazione, Dell’Orco e uno dei nipoti, Andrea e Silvana, entro 3 anni dall’apertura del testamento, ma «in ogni caso» entro 5 anni o al massimo 8 anni. Armani ha pianificato anche il periodo post-quotazione. Diventerà necessario «un ordinato piano di valorizzazione di una parte della partecipazione residua, detenuta dalla Fondazione nella società, di modo che la partecipazione della Fondazione non sia mai inferiore al 30,1%».

La quota in Essilux

Capitolo a parte è riservato alla quota che Giorgio Armani detiene in Essilux, pari a circa il 2% per un controvalore di oltre 2,5 miliardi di euro: secondo le volontà dello stilista va per il 40% a Leo Dell’Orco e per il 60% ai familiari. A queste quote vanno tolte però 100mila azioni che lo stilista ha invece donato a Michele Morselli, e 7.500 azioni ciascuno a Daniele Balestrazzi, Giuseppe Marsocci, Laura Tadini e Luca Pastorelli.

Fonte: Il Sole 24 Ore