
Il vademecum delle dogane per chi parte: dai contanti a sigarette e alcolici, cosa bisogna sapere
La Carta doganale del viaggiatore, edizione luglio 2025, pubblicata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è una guida pratica, aggiornata alle più recenti normative (luglio 2025), pensata per informare chi entra o esce dall’Italia sulle principali regole doganali relative a bagagli, merci, animali e denaro contante. È utile per prepararsi in anticipo agli eventuali documenti da presentare alla dogana. La Carta doganale del viaggiatore è un documento semplice e chiaro, ma ricco di informazioni fondamentali per evitare problemi ai confini italiani. Che tu sia un turista, un lavoratore transfrontaliero o un consumatore online abituale, è consigliabile leggerla prima di partire o al rientro in Italia, per conoscere i propri diritti e doveri in materia doganale.
Limiti generali e agevolazioni doganali
Chi viaggia ha diritto a portare con sé, senza dover pagare dazi doganali, determinati beni personali e acquisti, a patto che rientrino in precise franchigie (cioè soglie di valore o quantità). Dai Paesi Ue, non ci sono controlli doganali veri e propri, ma restano alcune regole su beni soggetti ad accise, come tabacco o alcolici, e su animali o piante. Dai Paesi extra-Ue, invece, ci sono limiti più stringenti. In generale, un passeggero adulto può portare beni per un valore massimo di €430 se viaggia in aereo o nave, oppure di €300 se viaggia via terra. Per i minori sotto i 15 anni, il limite è €150. Quantità specifiche sono previste per alcolici (es. max 1 litro di superalcolico oltre i 22°), sigarette (200 pezzi), caffè, tè, profumi, ecc.
Contanti e strumenti di pagamento equivalenti
Chi entra o esce dall’Ue con 10.000 euro o più, in contanti o strumenti equivalenti (assegni al portatore, oro, criptovalute in alcune circostanze), è obbligato a dichiararlo alla dogana. La dichiarazione si fa tramite un apposito modulo, disponibile anche online, e serve a contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento illecito. In caso di omissione, le sanzioni sono elevate, e possono includere la confisca del denaro eccedente e una multa calcolata in percentuale sull’importo non dichiarato. È possibile chiedere la restituzione del denaro sequestrato, presentando apposita istanza entro 5 anni.
Trasporto di animali da compagnia
Chi viaggia con cani, gatti o furetti deve rispettare precise norme sanitarie e doganali, specialmente nei viaggi fuori dall’UE. È obbligatorio che l’animale sia identificato con microchip (o tatuaggio leggibile se applicato prima del 2011) e vaccinato contro la rabbia. Per gli spostamenti intra-Ue è sufficiente il passaporto europeo per animali da compagnia, rilasciato da un veterinario autorizzato. Per l’ingresso in Italia da alcuni Paesi terzi, sono richiesti anche test sierologici, certificati sanitari internazionali e talvolta quarantena. Le regole variano molto in base alla nazione di provenienza, quindi è bene informarsi prima del viaggio.
Acquisti in viaggio o online
Chi compra merce all’estero, o su siti e-commerce non Ue (es. Usa, Cina), deve tenere presente le regole sull’importazione: se gli acquisti sono occasionali, per uso personale e di valore modesto, possono rientrare nelle franchigie doganali. Acquisti di valore superiore o frequenti possono richiedere pagamento di Iva, dazi e spese di sdoganamento, anche per merce acquistata online. A partire dal 2021, tutti gli acquisti online extra-Ue sono soggetti a Iva, anche sotto i 22 euro. Le spedizioni vengono controllate dalla dogana, e i corrieri possono richiedere al destinatario di pagare le imposte prima della consegna.
Fonte: Il Sole 24 Ore