Il week-end del contemporaneo nelle Gallerie d’arte di Parigi

L’arte contemporanea è una strana religione, non cerca la felicità né la salvezza ma coltiva l’idea di bellezza appoggiandosi a sacerdoti (galleristi e curatori), fedeli (i collezionisti), chierichetti (gli artisti) e agnelli da sacrificare (gli artisti), con una liturgia ben strutturata.

I suoi templi non sono i Musei, ma le Gallerie. Che sono luoghi che non servono solo a chi compra (rapito dal bello, o per le più svariate e inconfessabili ragioni), ma a chiunque voglia anche solo comprendere come si orientano gusto, sensibilità, visioni del mondo in cui si vive.

Quando si viaggia (e durante il Week End), tutti si va al museo. Pochi, pochissimi, in Galleria. “L’arte moderna e contemporanea sul filo di percorsi nelle Gallerie d’arte di Parigi”, così recita il claim dell’edizione più attesa della storica Paris Gallery Weekend, rassegna diffusa di quattro giorni (dal 19 al 22 maggio 2022) dedicata ai galleristi, ai collezionisti, agli artisti.

127 Gallerie internazionali

Le 127 Gallerie internazionali aderenti, presenti a Parigi, ne fanno la più importante e frequentata al mondo. Arte diffusa e arte da diffondere. L’edizione 2022 arriva dopo la pausa Covid e durante la nuova crisi bellica, che stravolge anche il mercato dell’arte contemporanea, sempre più russificato. Vedremo come si attrezzeranno gallerie e artisti.

Tra i sette percorsi (balades tra i vieux quartiers de l’art di Parigi, tre dei quali nel Marais) scelti dalle curatrici (tutte galleriste indipendenti), quelli dedicati da Polka Gallery a Steve McCurry, la collettiva A Bras Ouverts della Galleria Continua e Les Drolesses della stilista e attivista Agnès B da Magnin-A, Galleria che sostiene l’arte contemporanea africana da tre decenni.

Fonte: Il Sole 24 Ore