Ilva, Genova dice sì al forno elettrico. Urso: «Questa è la strada giusta»

Ilva, Genova dice sì al forno elettrico. Urso: «Questa è la strada giusta»

«Genova ha detto sì, in modo unitario, alla possibilità di un forno elettrico all’acciaeria ex Ilva di Cornigliano”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, al termine di una serie di incontri alla prefettura di Genova con gli enti locali, i sindacati, le imprese e i comitati di cittadini (questi ultimi, invece, contrari all’infrastruttura).

«C’è stato – ha sottolineato il ministro – un confronto trasparente con tutte le forze politiche, un confronto responsabile con città, Regione, le rappresentanze sindacali e del mondo dell’Industria e le associazioni dei cittadini. Abbiamo registrato un ampio consenso di tutti gli attori istituzionali affinché ci sia un rilancio della siderurgia nel polo di Cornigliano, e negli stabilimenti collegati, attraverso l’utilizzo di forni elettrici e tecnologia green». Un’ipotesi che è sempre legata a un eventuale «interesse da parte dei player industriali, che partecipano alla procedura per l’assegnazione degli impianti, per realizzare anche un forno elettrico per l’area Nord nella città di Genova».

L’impianto, ha aggiunto il ministro, rappresenta «un’opportunità che può essere data agli investitori, a fronte del fatto che, a Taranto, sono previsti al massimo tre forni elettrici per una capacità complessiva che non può superare le 6 milioni di tonnellate». Le manifestazioni di interesse, ha chiosato, «devono essere espresse entro il 15 settembre. Poi, chiederò al Comune di Taranto e alla Regione di esprimere, in maniera compiuta, le decisioni nei prossimi giorni, come ha fatto Genova oggi, che ha detto in maniera compiuta, unitaria, responsabile, che, ove ci fosse l’opportunità del forno elettrico, la città la accogliebbe; con gli impianti collaterali, ovviamente, anche perché questo aumenta notevolmente l’occupazione».

Urso ha precisato che «saranno mesi particolarmente impegnativi, da parte di tutti, oggi mi sono confortato dal fatto di aver trovato nella Regione, nel Comune di Genova e, certamente, anche nelle forze sindacali e nelle imprese che ho incontrato, una piena assunzione di responsabilità. Questa è la strada giusta».

Fonte: Il Sole 24 Ore