Immigrazione, l’amministrazione Trump cita in giudizio i giudici del Maryland

Immigrazione, l’amministrazione Trump cita in giudizio i giudici del Maryland

L’amministrazione Trump sta facendo causa ai giudici federali del Maryland per un’ordinanza che blocca l’immediata espulsione di qualsiasi immigrato detenuto che richieda un’udienza in tribunale. L’insolita causa presentata contro il giudice capo della corte distrettuale degli Stati Uniti del Maryland e gli altri giudici della corte sottolinea l’attenzione dell’amministrazione sull’applicazione della legge sull’immigrazione e inasprisce la sua lotta con la magistratura.

Al centro del caso l’ordinanza firmata dal giudice capo George L. Russell III ed emessa a maggio che blocca la facoltà dell’amministrazione di espellere immediatamente dagli Stati Uniti gli immigrati che presentino al tribunale distrettuale del Maryland una richiesta di revisione della loro detenzione.

L’insolita causa intentata martedì a Baltimora contro il giudice capo della Corte distrettuale degli Stati Uniti del Maryland e gli altri giudici della Corte sottolinea l’attenzione dell’amministrazione per l’applicazione della legge sull’immigrazione e inasprisce la sua lotta con la magistratura.

L’ordinanza blocca l’allontanamento fino alle 16 del secondo giorno lavorativo successivo alla presentazione della richiesta di habeas corpus. Nella sua causa, l’amministrazione Trump afferma che tale pausa automatica sugli allontanamenti viola una sentenza della Corte Suprema e ostacola l’autorità del presidente di far rispettare le leggi sull’immigrazione.

Fonte: Il Sole 24 Ore