
Immobili pubblici, Invimit dice addio al Progetto OPA e guarda all’emergenza abitativa
Nuovo Cda, nuove priorità. Invimit – la Sgr del ministero dell’Economia e delle Finanze che ha il compito di valorizzare i patrimoni immobiliari pubblici – ha deciso di abbandonare il progetto “OPA”, che aveva lanciato a giugno 2023 con l’obiettivo di per acquistare immobili in tutta Italia da riconvertire in residenze per studenti.
L’approccio della nuova consiliatura di Invimit Sgr Spa – fa sapere una vota della società – si basa su un modello che considera l’intero portafoglio degli Enti, attraverso l’adozione di soluzioni professionalizzanti e su misura per le possibili destinazioni di ogni immobile e sulla sostenibilità economica, finanziaria e sociale dell’investimento. Si è deciso di seguire questo nuovo corso, tenendo conto delle linee guida e dell’esito degli incontri promossi dalla Cabina di regia per la valorizzazione e la dismissione del patrimonio immobiliare pubblico istituita presso il Mef.
Diversamente dal passato, quindi, il progetto non è più basato sulla scelta selettiva di singoli asset, non risultando funzionale alla migliore valorizzazione degli immobili individuati e, soprattutto, alla creazione di valore attraverso un diverso utilizzo del patrimonio immobiliare pubblico.
Nello specifico, la Sgr informa di aver stabilito di non proseguire la procedura (ai sensi dell’articolo 9 dell’Avviso) e di aver opportunamente comunicato tale decisione ai Comuni interessati e agli enti vigilanti, in riferimento al Progetto OPA. La Sgr resta a disposizione delle amministrazioni locali per discutere eventuali ipotesi alternative e per valutare opportunità di valorizzazione degli asset del proprio patrimonio immobiliare, nel rispetto della normativa vigente.
«Siamo al lavoro sull’emergenza abitativa, sulla base delle indicazioni della Cabina di regia istituita al Mef per la valorizzazione e la dismissione del patrimonio immobiliare pubblico. Riteniamo innanzitutto utile ricordare che sul tema dell’housing, quando si parla di domanda e offerta, la domanda è frammentata mentre l’offerta è pressoché monolitica. Differenziare la domanda per tipo aiuta a individuare in quali ambiti concentrare l’intervento pubblico e in quali, invece, può intervenire il capitale paziente. Questo è il primo punto di cui tener conto nel cercare soluzioni al problema. C’è poi un altro tema, che riguarda la sequenza degli interventi da attuare: bisogna partire dal settore non a mercato (Erp e social housing, intesa in modo restrittivo) per evitare che gli altri segmenti di mercato non trovino soluzioni. Ultima questione: esiste una ingente quantità di patrimonio immobiliare residenziale pubblico da recuperare in modo efficiente. E, in funzione del tipo di domanda, su cui attirare gli investimenti pubblici o privati. Occorre partire da lì».
È questo il contributo portato da Invimit Srg Spa, nel corso dell’incontro con un numero ristretto di stakeholder promosso da Irene Tinagli (presidente della Commissione sull’emergenza abitativa del Parlamento Europeo) e dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che si è tenuto questa mattina al Palazzo delle Esposizioni a Roma e che ha preceduto l’avvio dei lavori della conferenza internazionale “All you need is home” promossa da Roma Capitale sul tema dell’emergenza abitativa.
Fonte: Il Sole 24 Ore