impatti su California e Florida

L’amministrazione Trump ha annunciato giovedì nuove trivellazioni petrolifere al largo delle coste della California e della Florida, un’iniziativa che, secondo i critici, rischia di danneggiare comunità costiere ed ecosistemi. L’annuncio si colloca nella strategia del presidente Donald Trump di espandere la produzione energetica statunitense.

Il settore petrolifero – secondo quanto riporta una dettagliata agenzia Ap – chiede da tempo l’accesso a nuove aree offshore, comprese quelle dell’America meridionale e della costa della Florida, per rafforzare la sicurezza energetica nazionale e creare posti di lavoro. Il governo federale non consente trivellazioni nelle acque dell’est del Golfo del Messico — che comprendono la costa della Florida e parte di quella dell’Alabama — dal 1995, principalmente per timore di possibili incidenti. In California esistono già alcune piattaforme offshore, ma non vengono concessi nuovi contratti di sfruttamento in acque federali dalla metà degli anni Ottanta.

Dall’insediamento del secondo mandato, lo scorso gennaio, Trump ha progressivamente smantellato l’impostazione di Joe Biden sul contrasto al cambiamento climatico, per perseguire quella che il presidente repubblicano definisce la “dominanza energetica” statunitense. Trump, che di recente ha definito il cambiamento climatico “la più grande truffa mai perpetrata al mondo”, ha istituito un Consiglio per la Dominanza Energetica Nazionale, incaricato di accelerare al massimo l’aumento di una produzione energetica già da record, soprattutto di combustibili fossili come petrolio, carbone e gas naturale.

Parallelamente, l’amministrazione ha bloccato lo sviluppo di fonti rinnovabili come l’eolico offshore e ha cancellato miliardi di dollari in finanziamenti che sostenevano centinaia di progetti di energia pulita nel Paese.