imperfezione e fragilità al Teatro Franco Parenti

imperfezione e fragilità al Teatro Franco Parenti

“Quale giustizia per gli ultimi” è il tema di questo incontro dove verranno messe in luce le profonde disuguaglianze che sono alla base dei grandi problemi politici e sociali attuali.

«Crescono povertà materiale e intellettuale», sottolinea Zagrebelsky. «Purtroppo le tecnologie invece che avvicinare aumentano il distacco. Curarsi è ormai diventato un diritto a portata di pochi. E i migranti sono gli ultimi degli ultimi», conclude il giurista.

Anche lo scrittore Antonio Scurati, autore della monumentale biografia su Mussolini, parla di fragilità: ma di una fragilità particolare, quella della democrazia. «Lei per prima è fragile, ma questa è la sua paradossale qualità. Può essere incompleta e correggibile, ma l’alternativa è di chi impone la forza dall’alto per schiacciarla».

Una attenzione particolare, si diceva, è rivolta al mondo dei giovani, agli studenti delle scuole superiori, che questo venerdì si sono potuti confrontare con il Filosofo della scienza, Telmo Pievani, sul tema dell’errore e dell’imperfezione come risorsa di crescita e non come ostacolo divisivo. Anche questo sabato 18, prima dell’apertura al pubblico, è previsto un laboratorio dedicato agli studenti che li inviterà a riflettere sul ruolo attivo che ciascuno di noi può assumersi nel prendersi cura degli altri.

Un calendario fittissimo, quello del quarto festival di Vidas, l’Associazione che offre assistenza socio sanitaria ai malati terminali e alle loro famiglie. Sabato alle 12 interverranno il saggista Marco Damilano con la sociologa Francesca Coin in “Fine lavoro mai. Fotografia di una nuova contemporaneità.” Poi l’antropologo Marco Aime parlerà della costruzione di identità collettive imperfette ma vitali. Alle 18.30, molto atteso, un talk sul progressivo invecchiamento della nostra società: “Chi si occuperà dei nostri genitori?”

Fonte: Il Sole 24 Ore