
Impero Murdoch, accordo sulla successione: al comando il figlio Lachlan
La famiglia Murdoch raggiunge un accordo sulla successione alla guida dell’impero del tycoon australiano. Dopo la lite in tribunale che ha visto Rupert sconfitto nella sua battaglia per modificare il trust di famiglia e consolidare il controllo del suo impero mediatico nella mani di Lachlan, i figli del tycoon hanno raggiunto un’intesa mettendo fine a una saga decennale.
I termini dell’accordo
Lachlan si è assicurato il controllo dell’impero mediatico del padre per i decenni a venire con un’intesa da 3,3 miliardi di dollari che consente alle testate del gruppo – da Fox News al New York Post e al Wall Street Journal – di mantenere un approccio conservatore anche dopo la morte di Rupert. In base l’accordo, riporta il New York Times, i tre fratelli di Lachlan – Prudence, Elizabeth e James – riceveranno 1,1 miliardi di dollari per le loro azioni nell’impero.
Azioni che sono attualmente nel trust di famiglia esistente che verrà sciolto e sostituito da uno nuovo che includerà Lachlan e le sue due sorelle più giovani Grace e Chloe, avute dal tycoon nel suo terzo matrimonio con Wendi Deng.
Incertezza rimossa
L’accordo non comporterà alcun cambiamento immediato in quanto Lachlan, erede prescelto da Rupert, gestisce già da anni l’impero di famiglia. L’intesa però rimuove l’incertezza sul futuro dell’azienda consolidando la leadership di Lachlan fino al 2050, quando scadrà il nuovo trust. L’accordo è un successo per tutte le parti. James, Prudence e Elizabeth, meno conservatori di Lachlan, possono infatti staccarsi dall’impero di famiglia con cui spesso si erano trovati in contrasto. Lachlan e Murdoch raggiungono invece l’obiettivo iniziale, quello di assicurare che l’impero del tycoon resti conservatore, anche dopo la morte del tycoon.
Proprio questo ha motivato Rupert Murdoch a cercare di modificare a sorpresa le regole del trust di famiglia per assicurare che Lachlan continuasse ad avere il controllo sui network televisivi e i quotidiani di famiglia. Un tentativo che si era tradotto in uno scontro senza precedenti in tribunale, ora risolto.
Fonte: Il Sole 24 Ore