imprese obbligate a rispettare la legge europea entro il 2025

imprese obbligate a rispettare la legge europea entro il 2025

Un quadro da cambiare

Non è certo un caso che, molto spesso, chi si deve spostare con l’ausilio delle carrozzine debba fare i conti con gli sportelli bancomat alti o i self service dei distributori di carburante non sempre accessibili per le persone di bassa statura. La speranza, come sottolineano i rappresentanti delle associazioni di assistenza e volontariato, è che qualcosa possa cambiare. Non a caso, a guardare positivamente questo provvedimento, sono proprio le realtà che si occupano della difesa e tutela dei diritti dei cittadini.

Giudizio positivo degli utenti

«Non possiamo che dire benvenuta Eaa – commenta Michele Carrus, presidente di Federconsumatori, l’associazione nazionale che si occupa della tutela dei diritti dei consumatori e dei cittadini-. La normativa EAA è stata approvata in UE nel 2019, con l’entrata in vigore differita al 2025, come spesso si fa per dare tempo agli operatori di prepararsi.

Si introducono criteri di adattamento alle persone diversamente abili per l’uso di strumenti digitali hardware e software, secondo una logica di progettazione by design». Un passo avanti nella realizzazione del processo di pari opportunità che vive con una condizione di svantaggio. «È una norma di civiltà, che si applica a tutte le imprese, anche alle Pmi, con l’esclusione delle microaziende (quelle sotto i 10 dipendenti i 2 milioni di fatturato) e quelle che possono dimostrare una grande sproporzione tra i costi dell’investimento richiesti e i mezzi aziendali in relazione alla loro particolare strumentazione operativa».

Applicazione ad ampio raggio

A spingere i rappresentanti delle associazioni a esprimere un giudizio positivo verso questo provvedimento, è il fatto che l’applicazione è ad ampio raggio. «Ovviamente riguarda tutti i campi dell’utilizzo del digitale: dal credito ai servizi di trasporto, dall’e-commerce agli e-book, dai totem alle comunicazioni. – aggiunge -. E diciamo “Finalmente”. Da un lato ci sarà probabilmente la solita opposizione dei sovranisti antieuropei e delle destre più retrive che difendono gli interessi dei potentati economici, spacciando fake news, che diranno che queste sono norme troppo stringenti, che costano un sacco di soldi che i piccoli non possono permetterselo, che c’è dietro la solita ideologia woke egualitaria».

Carrus evidenzia anche un altro aspetto: «Qui la IA, l’IOT, la realtà aumentata possono diventare davvero strumenti utili a facilitare l’interazione digitale delle persone con maggiori difficoltà, e questo è bene – conclude -. Ma è proprio per sviluppare queste modalità che serve una norma proattiva come l’Eaa, perché, diversamente, la sola ricerca dell’utilità economica nello sviluppo tecnologico non si volge spontaneamente agli strumenti per favorire l’inclusione sociale. Quindi benvenuta EAA».

Fonte: Il Sole 24 Ore