In farmacia non solo medicine: anche Ecg, visite e vaccini per tagliare le liste d’attesa

In farmacia non solo medicine: anche Ecg, visite e vaccini per tagliare le liste d’attesa

L’ellettrocardiogramma, la spirometria, l’holter o una visita cardiologica in telemedicina, il controllo della glicemia, le vaccinazioni per tutti gli over 12 – non solo quelle per il covid e l’influenza – ma anche lo screening per l’Epatice C e i tamponi diagnostici compresi quelli per scoprire qual è il miglior antibiotico da prendere in caso di infezione batterica e infine il ritiro dei dispositivi medici forniti dalle Asl e di cui si ha bisogno a casa fino alla possibilità di prenotare una prestazione sanitaria come al Cup o cambiare e scegliere un nuovo medico di famiglia o il pediatra di base per i propri figli. La vecchia farmacia dove andare con la ricetta soltanto a ritirare il proprio farmaco è sempre più un ricordo e avanza la cosiddetta farmacia dei servizi che con l’approvazione ieri al Senato del Ddl semplificazioni muove nuovi passi importanti in avanti. «Continua il percorso di semplificazione per offrire servizi più efficienti agli utenti», ha sottolineato ieri il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo.

Per il cittadino è sicuramente una svolta, iniziata già ai tempi della pandemia quando le farmacie assicurarono una massiccia diffusione dei tamponi per scovare il Covid dando anche una mano importante nelle successive campagne di vaccinazione. Ora il suggello alla nuova farmacia che ha cambiato pelle arriva con il primo via libera a questo disegno di legge – dopo oltre un anno dal varo del Governo – a cui si aggiunge anche il possibile timbro della manovra di bilancio, attesa presto in Consiglio dei ministri, dove il ministero della Salute decreterà la fine della sperimentazione della farmacia dei servizi, partita a rilento nel 2009, stabilizzandola definitivamente come un nuovo asset del Servizio sanitario nazionale con tanto di finanziamento annuale che potrebbe aggirarsi sui 50-80 milioni l’anno. L’idea è infatti trasformare la farmacia sempre di più in un punto nevralgico della nuova Sanità territoriale (su cui il Pnrr investe 8 miliardi) attraverso il quale alleggerire anche le liste d’attesa per la prima diagnostica e le visite, consentendo al cittadino con la ricetta Ssn di effettuare le prestazioni più “leggere” nella farmacia sotto casa: un passo questo che è delineato anche nell’ultima convenzione firmata a marzo scorso con il Ssn e che ora ogni Regione può declinare come preferisce (già Marche e Lombardia hanno avviato sperimentazioni).

Ma veniamo al Ddl semplificazioni che ieri ha avuto il disco verde del Senato e passerà ora alla Camera: il provvedimento è in realtà un omnibus di 73 articoli che spazia sui temi più disparati – dal turismo alla scuola fino ai dehors di bar e ristoranti -, ma che è ha tra le novità più importanti proprio l’ampliamento dei servizi che potranno erogare le farmacie oltre alla tradizionale dispensazione del farmaco (anche su questo fronte ci sono però nuove semplificazioni sulle ricette dei malati cronici e la possibilità di ritirare un farmaco anche con la lettera di dimissione ospedaliera). Il Ddl tra le altre cose rimuove il vincolo che consentiva di eseguire in farmacia le prestazioni analitiche di prima istanza – come l’esame della glicemia – solo se rientranti nell’ambito dell’”autocontrollo”: in pratica al posto del fai da te il paziente sarà seguito dal farmacista che dopo l’analisi rilascerà un attestato di risultato da portare nel caso al medico. Si amplia la gamma delle somministrazioni vaccinali eseguibili dal farmacista (dopo aver seguito un corso) comprendendo tutti i vaccini previsti nel Piano nazionale prevenzione vaccinale per gli over 12. Sarà possibile effettuare i test per scovare infezioni batteriche e le terapie migliori per curarle e infine saranno possibili le prestazioni di telemedicina come un elettrocardiogramma o una visita specialistica che saranno refertate dal medico collegato a distanza (una possibilità utile soprattutto nelle farmacie nei comuni più piccoli o in montagna). Tutti questi servizi – già oggi in parte testati da 12mila farmacie sulle quasi 20mila totali – potranno essere erogati in appositi locali delle farmacia che dovranno apporre anche l’apposta insegna «farmacia dei servizi». Fin qui le novità per le farmacie contenute nel Ddl semplificazioni, perché anche nel Ddl concorrenza all’esame della commissione Industria del Senato bollono altre novità con un emendamento che punta a chiarire e rafforzare le regole che disciplinano la gestione e la proprietà delle farmacie.

Fonte: Il Sole 24 Ore