In manovra spazio a Irpef, Ires e rottamazione

In manovra spazio a Irpef, Ires e rottamazione

«Per le persone fisiche bisogna ridurre la pressione fiscale sul ceto medio; per le imprese invece, penso sia necessario stabilizzare l’Ires premiale migliorandola e rendendola ancora più semplice; poi, si dovrà lavorare alla rottamazione-quinquies. Questi tre obiettivi sono fondamentali ma dovranno però essere conciliati con le risorse disponibili. Inoltre, un altro tema che mi sta a cuore è il Terzo Settore». Lo afferma in un’intervista a Il Messaggero il viceministro per l’economia, Maurizio Leo.

Bene i risultati sulla lotta all’evasione

«I dati più recenti – ha aggiunto Leo – confermano la validità del nostro approccio. Nel 2024 sono stati recuperati oltre 33,4 miliardi di euro di evasione fiscale, un record assoluto. Ma lo vediamo anche nell’aumento delle entrate tributarie nei primi mesi del 2025, con più 18,8 miliardi (+7,3%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sono dati ”parlanti”. In ogni caso – prosegue Leo – l’obiettivo resta sempre quello di un taglio delle tasse compatibile con i conti pubblici. Per farla breve, non abbiamo intenzione di stravolgere gli equilibri di bilancio».

Guardiamo al ceto medio

«L’attenzione al ceto medio è la naturale prosecuzione degli interventi già avviati – afferma ancora il viceministro dell’Economia -. Nella prima fase abbiamo dato un segnale a chi ne aveva più bisogno; ora il nostro sforzo si concentra sulla fascia di reddito tra 28.000 e 60.000 euro. Se ci sarà spazio per farlo, è chiaro che intendiamo ridurre e rimodulare il peso fiscale che grava su questa fascia di lavoratori. Non possiamo pensare che chi guadagna 40-50.000 sia una persona ricca. Non è così».

Attuazione delega

«La proroga della delega – va avanti Leo – ci consente di completare in modo ancor più strutturato il percorso iniziato due anni fa. Ad oggi possiamo dire di aver superato abbondantemente metà strada: sedici decreti legislativi già pubblicati in Gazzetta, tre esaminati in prima lettura, e sei testi unici, dei quali cinque approvati in via definitiva e uno in via preliminare».

Fonte: Il Sole 24 Ore