In novembre la produzione industriale scende del 4,2%

Come previsto e prevedibile, la corsa dell’industria e dell’economia italiana del terzo trimestre non è proseguita nell’ultima parte dell’anno. Lo certificano gli ultimi dati congiunturali resi noti dall’Istat, che registrano segnali negativi in tutte le voci nell’ultimo trimestre. In particolare, per quanto riguarda la produzione industriale, novembre segna un ulteriore cedimento rispetto al mese di ottobre, con una flessione dell’1,4% rispetto a ottobre e del 4,2% a livello annuale.

L’Istat spiega che «tutti i comparti risultano in diminuzione su base annua, con una frenata particolarmente accentuata per i beni di consumo», che sono in calo del 9,8%. Tuttavia, nella media del trimestre settembre-novembre, il livello della produzione segna comunque un rialzo del 2,1% rispetto al trimestre precedente.

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Flessioni tendenziali caratterizzano tutti i comparti; la riduzione è meno pronunciata per i beni intermedi (-0,2%) e i beni strumentali (-2,8%), mentre risulta più rilevante per i beni di consumo (-9,8%) e l’energia (-5,6%). I settori di attività economica che registrano i maggiori incrementi tendenziali sono la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+5,9%), la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (+2,9%) e la fabbricazione di mezzi di trasporto (+2,3%). Le flessioni più ampie si registrano nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-26,7%), nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-18,3%) e nella fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e preparati (-8,2%).

Fonte: Il Sole 24 Ore