In treno alla scoperta dei sapori della Lombardia

In treno alla scoperta dei sapori della Lombardia

Sapori ed esperienze. È questa l’essenza di «Fuori stazione» guida turistica frutto della collaborazione tra Trenord e Lonely Planet per fare scoprire i luoghi del gusto che si possono raggiungere con il treno e poi a piedi. Un dettaglio non da poco perché le osterie, i ristoranti, le taverne e locande selezionate sono a breve distanza dalla stazione, al massimo si devono percorrere 500 metri. Il fil rouge che guida l’iniziativa è condurre turisti stranieri e lombardi alla scoperta di gusti e sapori di ristoratori che si approvvigionano da casari e norcini che hanno il controllo completo della filiera e utilizzano materie prime strettamente legate al territorio attingendo e valorizzando la biodiversità della regione e il suo patrimonio enogastronomico. Le ricadute sul territorio sono ancora più importanti perché questo turismo supporta l’economia dei borghi e dei territori.

«Il turismo è un’opportunità per il treno, perché attrae nuovi viaggiatori che possono poi tornare a scegliere il mezzo pubblico, per spostarsi – spiega Andrea Severini, amministratore delegato di Trenord -. Nello stesso tempo, il treno in Lombardia è un’opportunità per il turismo: consente di arrivare direttamente nel centro delle città, con un’offerta di collegamenti ampia e frequente. Per questo, lavoriamo per creare le condizioni migliori perché le persone preferiscano il treno all’auto, anche nel tempo libero. In questo modo, daremo un contributo concreto per un sistema di trasporto sostenibile dal punto di vista ambientale, ma anche sociale».

Una opportunità apprezzata anche dai turisti stranieri che guida alla mano arrivano a Teglio a gustare i pizzoccheri o raggiungono i laghi. «La Lombardia non solo attira, ma è in crescita come meta turistica – ricorda Debora Massari, assessore regionale al Turismo -. Nel 2024 ha registrato quasi 21 milioni di arrivi in strutture ricettive e oltre 53 milioni di presenze e di queste presenze, il 67% è rappresentato da turisti stranieri».

I locali sono stati selezionati non solo per la qualità delle portate o per le specialità del territorio ma anche pensando all’accessibilità con prezzi che partono da 15-20 euro per persona per arrivare a 50-60 euro. Luca Iaccarino, giornalista, scrittore e critico gastronomico che ha curato la guida, ha scelto le destinazioni in funzione delle linee Trenord che arrivano fino in Valtellina, nell’Oltrepo pavese, i laghi. Oltre a ristoranti e trattorie, la guida cita anche piatti tipici dei diversi territori – dall’ossobuco con il risotto giallo milanese allo Sfursàt, vino valtellinese, ai “casonséi” dei territori di Bergamo e Brescia – ed eventi e manifestazioni locali. Per le tappe enogastronomiche è indicata anche la distanza a piedi dalla stazione, per agevolare l’organizzazione del viaggio.

Fonte: Il Sole 24 Ore