Incendi a Los Angeles: bruciano case di artiste e artisti e collezioni

Incendi a Los Angeles: bruciano case di artiste e artisti e collezioni

Mentre le braci ancora ardono in California, si inizia a fare il conto dei danni. Dopo i migliaia di acri andati in fiamme a Los Angeles a causa degli incendi in corso nei quartieri di Palisades, Eaton e Hurst, mercoledì 8 gennaio, un nuovo incendio di 10 acri ha preso piede a nord di Hollywood Boulevard, sulle colline vicine a Runyon Canyon, obbligando a evacuare un’ulteriore area che includeva luoghi simbolo della città, come il Chinese Theatre, il Dolby Theatre e l’Hollywood Bowl. La città di Santa Monica ha emesso un ordine di evacuazione per l’area a nord di Montana Avenue, tra 11th St. e Pacific Coast Highway. Numerosi artisti, professionisti del mondo dell’arte e collezionisti sono stati gravemente colpiti dai danni ad abitazioni private e centri culturali. Alcuni di questi hanno condiviso sui social media immagini di fiamme e fumo, raccontando della perdita delle loro abitazioni e delle loro opere d’arte.

Artisti colpiti

Tra le più colpite vi è l’artista Kathryn Andrews (David Kordansky Gallery) che ha recentemente lanciato il Judith Center, un’organizzazione no-profit per la parità di genere. Andrews ha dovuto evacuare la sua casa a Pacific Palisades, che è poi stata distrutta dal fuoco. È la seconda volta che l’artista subisce una simile tragedia: nel 2020, la sua abitazione a Juniper Hills era andata in fiamme nel Bobcat Fire. L’artista ha raccontato a ARTnews come “dopo il primo incendio, ho vissuto un blocco creativo. La perdita non riguarda solo gli oggetti, ma anche la natura, la comunità, i sogni. Ieri sera, ho visto il mio quartiere bruciare su CNN. È come ricominciare da zero.“ Oltre agli effetti personali, è bruciata l’intera collezione d’arte di Andrews, accumulata in vent’anni, collocata nella sua casa a Pacific Palisades. La collezione includeva opere di artisti come Rashid Johnson (David Kordansky Gallery), Jim Shaw (Gagosian), Lesley Vance (David Kordansky Gallery), Peter Shire (Derek Eller Gallery, CA), e Charles Long (Tanya Bonakdar gallery). ”Non è solo una perdita di valore economico, ma un valore emotivo che non può essere sostituito,“ ha detto l’artista.

Tra gli altri artisti che hanno subito gravi perdite, c’è Daniel Mendel-Black, che ha perso la sua casa e il suo studio. “Gli ultimi cinque anni di lavoro sono andati distrutti,” ha dichiarato. L’artista Beatriz Cortez, esposta nella Biennale di Venezia con la sua opera «Stela XX (Absence)» (2024), ha condiviso su Instagram la perdita della sua casa, delle sue opere e di pezzi della sua infanzia, come i dipinti di suo padre. Anche il curatore Paul Schimmel ha annunciato la completa distruzione della sua casa e della sua collezione. Altri artisti, come Amir Nikravan (Nathalie Karg Gallery), hanno la casa distrutta, mentre la galleria Alto Beta, ad Altadena, ha riportato la totale distruzione della produzione della pittrice Mary Anne Pomonis, esposta in questi giorni. È bruciata anche la casa di Altadena di Sir Paul McCarthy e quelle dei suoi figli Mara McCarthy e Damon McCarthy. L’artista Tara Walters, che aveva casa nel quartiere di Malibu Village, ha detto a Hyperallergic di aver visto “la sua casa, le sue opere d’arte e i suoi tesori di famiglia” bruciare dalla televisione.

È stata proprio Andrews su Instagram a diffondere la notizia di altri artisti e artiste ad avere perso le loro case o studi con la loro produzione, tra questi: Analia Saban, Kelly Akashi, Daniel Mendel-Black, Kate Mosher Hall, Amir Nikravan, Christina Quarles, John Knuth, Salomón Huerta, Adam Ross, Beatriz Cortez, Asher Hartman, Alice Könitz, Molly Tierney, Marwa Abdul-Rahman, Sula Bermúdez-Silverman, Mark Whalen, Jean Robison, Rebecca Baron, Rachelle Sawatsky, Grayson Revoir, Camilla Taylor, Eddie Rodolfo Aparicio e Andy Ouchi, e le coppie Diana Thater e T. Kelly Mason e Jill Spector e Bret Nicely. 

Fonte: Il Sole 24 Ore