Inchiesta urbanistica, una nuova Tangentopoli? Ecco le reazioni

Inchiesta urbanistica, una nuova Tangentopoli? Ecco le reazioni

L’inchiesta della Procura di Milano che coinvolge, tra gli altri, il sindaco Giuseppe Sala e l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, agita il quadro politico cittadino e inizia a tracciare nuove linee di faglia in vista delle prossime elezioni comunali. Accuse che vanno dall’induzione indebita al falso, e che chiamano in causa non solo il vertice politico, ma anche attori chiave della trasformazione urbanistica della città, come Manfredi Catella e Stefano Boeri, secondo quanto emerge dalle carte dell’indagine.

Crosetto, a Milano toghe vogliono sostituire legislatore

Reazioni tra le quali spicca il commento del ministro della Difesa Guido Crosetto che punta il dito cotro la magistratura: «So che nessuno si stupirà della mia posizione perché i principi vengono prima di qualunque posizione politica e partitica e quindi continuo a pensare che la magistratura non debba e non possa sostituirsi al corpo elettorale. A Milano una parte della magistratura inquirente ha anche deciso di sostituirsi al legislatore, nel campo dell’urbanistica, del fisco, del lavoro, attraverso interpretazioni normative che a me sembrano, in molte parti, lontane dalle disposizioni di legge ed anzi molto pericolose (a titolo esemplificativo quello che sta avvenendo contro alcune aziende della moda e del lusso, per solo livore ideologico , è incredibile).

Forza Italia: «Sala si dimetta, ma per cattiva amministrazione, non per l’inchiesta»

Il centrodestra, e in particolare Forza Italia, tiene ferma la linea del garantismo, ma affila la critica politica. “Non siamo quelli delle piazze con monetine o cappi in mano”, chiarisce Alessandro Sorte, deputato azzurro e segretario regionale lombardo. “Non chiederemo mai dimissioni basandoci solo su un avviso di garanzia. Ma Milano è ferma da anni, bloccata da un’amministrazione confusa. Serve una svolta”.

Parole che riecheggiano anche nelle dichiarazioni della vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli: “Sala non è stato un buon sindaco. Ma non deve dimettersi per quello che leggiamo sui giornali: deve farlo per la cattiva gestione della città”. Ronzulli avverte però di non mischiare il giudizio politico con i profili giudiziari: “Sarà la magistratura ad accertare le responsabilità, ma intanto ci sono imprese ferme, famiglie in difficoltà, posti di lavoro a rischio”.

Monguzzi (EV): “Peggio di Tangentopoli, Tancredi si dimetta”

Ben più dura la reazione dell’opposizione ambientalista. Carlo Monguzzi, consigliere comunale di Europa Verde, paragona l’inchiesta a una nuova Tangentopoli: “Qui non si tratta di una mela marcia, ma di un sistema urbanistico parallelo costruito su misura dei privati. Tancredi deve andarsene, e Sala venga in aula a spiegare tutto. Se non chiarisce, tutti a casa”.

Fonte: Il Sole 24 Ore