Incidenti in contromano, le regole per il rinnovo patente degli anziani

Incidenti in contromano, le regole per il rinnovo patente degli anziani

In ogni caso, molto dipende dalla scrupolosità dei medici e l’esperienza quotidiana insegna che può accadere di tutto. Così ci sono anziani in condizioni almeno apparentemente accettabili a cui il rinnovo della patente viene negato o reso molto difficile e altri che sembrano in condizioni peggiori ai quali viene però consentito di mantenere la licenza di guida. In questi ultimi casi, di fatto, non è raro che sia decisiva la vigilanza dei parenti, chiamati a mediare fra le ragioni della sicurezza e il rischio di far precipitare l’anziano in uno stato depressivo.

I mezzi pesanti

Un problema nel problema è quello dei mezzi pesanti: da una parte c’è l’esigenza di requisiti più stringenti per limitare il più possibile il rischio di incidenti che se coinvolgono questi veicoli hanno più spesso conseguenze gravi, dall’altra c’è la carenza di autisti di cui il settore dell’autotrasporto soffre.

Attualmente, in sintesi, per i camion (patenti delle categorie C) l’età massima si ferma a 65 anni, prorogabili di biennio in biennio solo sei si supera un esame di accertamento da parte della Cml e comunque solo per guidare autotreni ed autoarticolati per trasporto di cose di massa complessiva a pieno carico limitata entro le 20 tonnellate.

Per gli autobus (patenti delle categorie D), tra i 60 e i 68 anni occorre presentarsi annualmente alla Cml per conseguire un attestato di idoneità per la guida di autobus, autocarri, autotreni, autoarticolati e autosnodati per trasporto persone. Se non ci si presenta alla Cml optando per un rinnovo “normale”, si possono guidare solo i veicoli leggeri (quelli che richiedono le patenti delle categorie B).

I farmaci

A prescindere da tutto questo, nel valutare l’idoneità alla guida di una qualsiasi persona bisognerebbe considerare anche la possibile influenza delle sostanze contenute nei farmaci che assume abitualmente. Un problema emerso prepotentemente negli ultimi mesi con le modifiche al Codice della strada (legge 177/2024), tra le quali quella che riguarda i conducenti che fanno uso di droghe: il reato (articolo 187) ora si configura semplicemente perché risultano sostanze stupefacenti o psicotrope nell’organismo, anche se l’interessato non è in stato di alterazione (richiesto dalla precedente versione dell’articolo 187).

Fonte: Il Sole 24 Ore