Indagine Olimpiadi di Milano-Cortina, il gip trasmette gli atti alla Corte costituzionale
L’intervento “normativo della cui legittimità si discute”, ossia il decreto del governo Meloni del 2024 che ha ribadito che la Fondazione Milano Cortina 2026 è ente di diritto privato, ha escluso “l’attribuzione della qualifica di organismo di diritto pubblico”, nonostante “la sussistenza dei requisiti previsti dalla direttiva” dell’Ue 2014 del 2024 e, dunque, “in violazione della stessa”. obbligo sovranazionale di penalizzazione”, come la Convenzione delle Nazioni Unite “contro la corruzione”.
Lo scrive la gip di Milano Patrizia Nobile nelle 53 pagine, molto tecnico-giuridiche, dell’ordinanza con cui ha sollevato, davanti alla Consulta, la questione di
E ciò “con incidenza in un procedimento che ha ad oggetto fattispecie penali”, come la corruzione, che sono “anche oggetto di uno specifico “legittimità costituzionale” del decreto del Governo dello scorso anno, come chiedevano i pm Francesco Cajani e Alessandro Gobbis, coordinati dall’aggiunta Tiziana Siciliano.
La gip: Governo ha violato diritto Ue e inciso su indagini corruzione
Con il decreto ’Salva Olimpiadi’ del giugno 2024 il Governo italiano ha negato la “qualifica di organismo di diritto pubblico” alla “Fondazione Milano Cortina 2026” e lo ha fatto “in violazione” della direttiva Ue 2014/24 in materia di appalti pubblici. Così la gip di Milano, Patrizia Nobile.
Per la gip l’ente organizzatore dei giochi olimpici invernali presenta tutti i “requisiti previsti” dal diritto europeo per essere considerato un ente di diritto pubblico e la decisione del Governo ha avuto una diretta “incidenza” su un “procedimento” penale anche per “corruzione”, reato “oggetto di uno specifico obbligo sovranazionale” previsto dalla convenzione di Medida dell’Onu, ratificata dall’Italia nel 2009.
Fonte: Il Sole 24 Ore