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Indagine Pesaro, terminato l’interrogatorio di Ricci: «Sono molto soddisfatto»
«Sono molto soddisfatto, ho risposto a ogni domanda e ho raccontato ciò che so rispetto ai fatti contestati e alla mia attività da sindaco» Dopo oltre cinque ore di interrogatorio davanti alla pm di Pesaro Maria Letizia Fucci, l’ex sindaco di Pesaro Matteo Ricci, europarlamentare e candidato presidente di Regione, è uscito in auto dalla caserma della Guardia di Finanza di Pesaro, accerchiato da cronisti e fotografi. «Ho ribadito la mia assoluta estraneità ai fatti – ha aggiunto – e anzi ho apportato un contributo ulteriore per l’accertamento della verità»
Ricci, indagato nell’ambito dell’indagine per corruzione sugli affidamenti del Comune a due associazioni no profit, Opera Maestra e Stella Polare, tra il 2019 e il 2024, è arrivato nella sede delle fiamme gialle alle 10.35, accompagnato dal suo avvocato, Lucio Monaco, e dal portavoce. All’arrivo non aveva rilasciato dichiarazioni.
Gli affidamenti diretti nel mirino
Nell’ambito dell’inchiesta, in corso da circa un anno, sono 24 le persone, tra cui anche funzionari comunali, raggiunti da un avviso di garanzia tra cui Stefano Esposto, presidente delle due no profit, e Massimiliano Santini, ex collaboratore di Ricci per la comunicazione e gli eventi, chiamati in causa per un presunto accordo finalizzato a favorire gli affidamenti diretti finiti nel mirino. Questi ultimi due, che hanno scelto di non rispondere finora alle domande della procura, secondo l’accusa, avrebbero ottenuto vantaggi economici mentre Ricci ne avrebbe ottenuto un ritorno in termini di immagine e consenso. L’ex sindaco si è detto estraneo alle accuse e anzi, nel caso ci fosse stato un tradimento della sua fiducia da parte di collaboratori, anche parte lesa nel procedimento.
Il sostegno del Pd
L’indagine ha scosso la campagna elettorale in corso Ricci, ora europarlamentare Pd, è candidato presidente della Regione Marche del campo largo di centrosinistra alle elezioni che si terranno il 28 e 29 settembre. Il suo partito gli ha rinnovato il sostegno.
M5s in standby
Il leader del M5s Giuseppe Conte, invece, attende gli interrogatori per sciogliere la riserva in chiave di supporto elettorale. Da Conte sono arrivate comunque parole di apertura: il leader M5s ha detto a tutti i gruppi del movimento nelle Marche di valutare la vicenda “senza spirito sanguinario”.
Fonte: Il Sole 24 Ore