Indagine sui fiumi: meno macrorifiuti ma più oggetti monouso in acqua

Indagine sui fiumi: meno macrorifiuti ma più oggetti monouso in acqua

Diminuisce, nel Tevere, la quantità di macrorifiuti ma cresce la percentuale di quelli monouso legati sia agli imballaggi sia al periodo pandemico. E’ quanto emerge da uno studio (pubblicato sulla sulla rivista Science of the Total Environmentche) svolto da Uniroma e dall’Ispra sui macro-rifiuti galleggianti che dal fiume Tevere giungono al mare attraverso le sue due foci di Fiumara grande e Canale di Fiumicino, con «particolare focus temporale al primo anno post pandemico».

In calo del 34% i rifiuti galleggianti

Punto di partenza dell’indagine, il fatto che, mentre l’inquinamento marino è stato «ampiamente documentato», i dati sui «sui macrorifiuti galleggianti dai fiumi urbani rimangono limitati»

Il monitoraggio simultaneo effettuato nei due siti ha registrato un’abbondanza di articoli comuni con un tasso annuale trasportati dal fiume sino al Mediterraneo. Il tasso di trasporto dei rifiuti, come emerge «ha mostrato variabilità stagionale, con il picco più alto osservato in autunno e il più basso in estate». Inoltre nel periodo post pandemia si è registrata una riduzione di

Sono stati registrati anche articoli correlati al Covid-19 come mascherine monouso e guanti. Un altro elemento evidenziato riguarda le dimensioni dei rifiuti: «Oltre la metà degli articoli era inferiore a 10 centimetri, il che suggerisce una frammentazione prima di raggiungere il mare». E poi una scoperta, che è anche una conferma: «gli oggetti di rifiuti di dimensioni più piccole sono più abbondanti di quelli più grandi, il che indica che il processo di frammentazione inizia all’interno del bacino fluviale, con gli oggetti degradati che raggiungono il mare».

Studio da marzo 2021 a febbraio 2022

La raccolta dati si è basata su osservazioni visive da marzo 2021 a febbraio 2022. In ogni sito sono stati condotti sei sondaggi per stagione, con quattro stagioni all’anno (primavera, estate, autunno e inverno), garantendo almeno un sondaggio ogni mese.

Fonte: Il Sole 24 Ore