India, consumi in crescita dell’8,5% grazie ai tagli fiscali
Dal nostro corrispondente
NEW DELHI – I tagli fiscali introdotti dal governo Modi a ridosso della festival season – un fitto mese di ricorrenze religiose che tradizionalmente si accompagna a un’impennata dei consumi – sembrano aver dato i loro frutti. Secondo Bizom, una società di ricerche di mercato, durante il periodo più fitto di ricorrenze del calendario induista, che va da Navaratri a Diwali, gli acquisti sono aumentati dell’8,5% rispetto a un anno fa.
Se confermato, l’incremento significherebbe che la riduzione del carico fiscale su circa 400 categorie di prodotto decisa lo scorso settembre dal governo ha, nel breve periodo, più che ammortizzato l’impatto dei dazi americani su milioni di lavoratori impiegati nelle industrie esportatrici del settore manifatturiero.
Gli analisti di Nomura hanno però invitato alla prudenza, sottolineando come l’impennata dei consumi potrebbe essere almeno in parte l’altra faccia di una domanda insolitamente fiacca nei primi tre trimestri del 2025. Senza contare che le voci su un taglio delle imposte sugli acquisti al dettaglio hanno cominciato a circolare ad agosto, e potrebbero aver spinto una parte dei consumatori ad aspettare la revisione al ribasso dei listini.
In un comunicato, i vertici della Confederation of All India Traders (Cait) hanno stimato in 6mila miliardi di rupie (58,7 miliardi di euro) le spese fatte dagli indiani nel mese di celebrazioni che va dal 22 settembre al 21 ottobre. Secondo il presidente nazionale della Cait B. C. Bhartia, i consumi si sono stati indirizzati soprattutto verso automobili, gioielli, mobili, elettronica di consumo e abbigliamento.
Fonte: Il Sole 24 Ore