India, una manovra non troppo elettorale per Modi. Focus su investimenti e infrastrutture

I punti chiave

  • Aumentano le spese in conto capitale
  • Cala il deficit previsto per l’anno fiscale 2024-25
  • Secondo Moody’s il costo del debito resta elevato

Il governo guidato dal primo ministro Narendra Modi ha dato prova di grande ottimismo giovedì nel presentare un interim budget dal sapore molto meno “elettorale” di quanto fosse lecito attendersi.

A pochi mesi dal voto che potrebbe consegnargli uno storico terzo mandato consecutivo, Modi non ha spinto sulla spesa pubblica rivolta a quei vasti strati della popolazione che dipendono dai sussidi statali, ma ha puntato sugli investimenti infrastrutturali per modernizzare il Paese. Una scelta resa possibile anche dalla decisione presa alcuni mesi fa durante un’altra campagna elettorale di estendere per 5 anni un programma rivolto a 800 milioni di indiani, più di metà della popolazione, che dà diritto ad avere 5 chili di riso al mese.

Deficit in calo

Grazie all’aumento delle entrate fiscali, la ministra delle Finanze Nirmala Sitharam ha fissato l’obiettivo di un deficit al 5,1% del Pil per l’anno fiscale 2024-2025, in calo rispetto al 5,8% previsto per quello in corso che si concluderà il prossimo 31 marzo.

«In questo budget storico – ha detto Modi – la spesa in conto capitale è stata portata a 11.110 miliardi di rupie», una cifra che equivale a quasi 123,9 miliardi di euro. Una nuova legge di bilancio è prevista per i mesi successivi al voto.

Rating previsto in miglioramento

Il governo indiano sta cercando di frenare il deficit di bilancio dopo che, durante la pandemia, era salito al 9,2% del Pil. Il target è di riportarlo al 4,5% entro l’anno fiscale 2025-26. Il contenimento del deficit e del debito contribuirà a migliorare le prospettive del rating creditizio dell’India e l’attrattiva delle obbligazioni sovrane per gli investitori stranieri in vista dell’inclusione dell’India negli indici obbligazionari globali.

Fonte: Il Sole 24 Ore