Infissi, pompe di calore e cappotti: ultimi giorni per inviare i dati all’Enea

Infissi, pompe di calore e cappotti: ultimi giorni per inviare i dati all’Enea

Condizionatori con pompa di calore, infissi, cappotti termici e sistemi ibridi. Sono solo alcuni degli interventi per i quali la comunicazione all’Enea è obbligatoria per accedere all’ecobonus: va effettuata, di regola, entro 90 giorni dalla data di fine lavori. Per questo tipo di interventi, tra pochi giorni, ci sarà una data chiave: entro il 29 settembre prossimo tutti quelli che hanno pagato ristrutturazioni destinate all’efficientamento energetico nei primi mesi del 2025 dovranno procedere con l’invio dei dati all’Agenzia per le nuove tecnologie.

La scadenza in calendario

La scadenza deriva dall’attivazione del portale Enea per la trasmissione dei dati collegati alle detrazioni fiscali dell’ecobonus e del bonus casa ordinario. L’avvio della piattaforma è scattato (in ritardo) lo scorso 30 giugno. Prima di quel momento è stato impossibile effettuare la comunicazione, anche per chi aveva già completato le opere. Così, da quel momento è stata tirata una riga: tutti i lavori del 2025, chiusi entro il 30 giugno, ma anche quelli del 2024 con fine dei lavori entro il 30 giugno scorso, hanno avuto a disposizione 90 giorni proprio dall’attivazione del portale (e non dalla fine lavori, come avviene normalmente). Quindi, la data da cerchiare sul calendario in tutti questi casi è il prossimo 29 settembre (perché il 28 è domenica).

I lavori nel perimetro

I lavori che ricadono in questo perimetro (che è quello dell’ecobonus) sono, tra gli altri, l’installazione di infissi e serramenti, quella di schermature solari, l’installazione di pompe di calore e di sistemi ibridi (pompe di calore + caldaia a condensazione, controllati da una centralina unica), i sistemi di building automation, i collettori solari e i lavori di coibentazione, con l’installazione di cappotti termici. Accanto a questo gruppo di lavori, ci sono tutte le ristrutturazioni che accedono al bonus casa base, ma che hanno un impatto sull’efficienza energetica degli immobili. In questo caso, però, le regole sono leggermente differenti. Le caldaie – va ricordato – non sono più agevolabili.

L’obbligo della comunicazione

Bisogna anche ricordare, a questo proposito, che le comunicazioni Enea sono oggetto, in questo periodo, di un duro contrasto giurisprudenziale. Nel caso di quelle legate al bonus ristrutturazioni non ci sono incertezze particolari: l’invio dei dati ha solo valore statistico e non è decisivo per l’ottenimento dello sconto fiscale. La sostanza è che chi non manda la comunicazione non subisce sanzioni di alcuni tipo.

Fonte: Il Sole 24 Ore