
Influencer, stretta dell’Agcom: Codice di condotta e multe fino a 600mila euro
Stop alla pubblicità mascherata, più tutele per i minori, sanzioni salate per chi sgarra e un registro ufficiale degli influencer “rilevanti”. Dopo mesi di consultazioni e un confronto acceso anche dentro le sue stanze, l’Agcom ha detto sì al primo Codice di condotta per gli influencer. Il documento – approvato in Consiglio con l’unico voto contrario della commissaria Elisa Giomi – vuole mettere ordine in un settore da tempo attenzionato sotto il profilo della regolamentazione. E che è inequivocabilmente cresciuto: nel 2024 il giro d’affari dell’influencer marketing ha toccato i 370 milioni, con previsioni di crescita a 385 milioni nel 2025.
Quello approvato dal Consiglio Agcom nella riunione dell’altroieri è un testo frutto della consultazione pubblica avviata alla fine dello scorso anno. L’obiettivo, spiega il presidente dell’Autorità, Giacomo Lasorella, è chiaro: «Le nuove regole per gli influencer sono un’ulteriore conferma dell’impegno dell’Autorità a tutela dei cittadini e del mercato per un mondo digitale sicuro e affidabile».
Con il nuovo Codice di condotta gli “influencer rilevanti” – con almeno 500mila follower o «un numero di visualizzazioni medie mensili pari a un milione su almeno una delle piattaforme di social media o di condivisione video utilizzate», come scrive Agcom in una nota – dovranno essere chiaramente individuabili e attenersi a regole precise in materia di comunicazioni commerciali, tutela dei diritti fondamentali, protezione dei minori e tutela della proprietà intellettuale. Paletti ben presenti già da tempo alle Tv e che ora arrivano anche dinanzi agli influencer.
Non è un dettaglio. L’Agcom considera infatti questi creator veri e propri soggetti editoriali. E chi non rispetta le nuove norme rischia multe fino a 250mila euro, che salgono a 600mila in caso di contenuti dannosi per i minori.
Dunque un primo passo per arginare quella che fino a ieri sembrava una zona franca del digitale. Il Codice prevede anche la nascita di un Registro ufficiale degli influencer rilevanti, al quale sarà obbligatorio iscriversi entro sei mesi dalla pubblicazione. Qui si è registrato uno dei cambiamenti rispetto al testo entrato in consultazione visto che il Registro sarà implementato e conservato solo da Agcom, senza l’ausilio, come inizialmente previsto, di soggetti esterni.
Fonte: Il Sole 24 Ore