Innovazione, al via la call «Next-Gen Food» di Cariplo Factory per le startup del futuro
«I sistemi agroalimentari affrontano sfide senza precedenti: eventi climatici estremi, conflitti, squilibri economici e sociali mettono sotto pressione le risorse naturali e l’accesso a cibo sano e sostenibile. Ma l’innovazione può trasformare queste fragilità in opportunità. Da cinque anni raccontiamo come startup e Pmi – contribuiscano all’evoluzione dei sistemi e agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile – ha commentato Riccardo Porro, chief operations officer di Cariplo Factory – Con questo quinto report abbiamo scelto di mettere l’alimentazione al centro, perché oggi più che mai rappresenta una delle sfide cruciali per il futuro del pianeta e delle prossime generazioni. Con Next-Gen Food vogliamo dare voce alle realtà italiane che stanno ridisegnando la filiera alimentare, dalla produzione al consumo, con soluzioni concrete e sostenibili, perché è evidente che il futuro del cibo non sta solo in quello che mangiamo, ma anche come, dove, con quali risorse, con che impatto ambientale e con che trasparenza produciamo e consumiamo i nostri alimenti».
Nel campo dell’innovazione emergono infatti – sottolineano da Cariplo Factory – frontiere interessanti e promettenti: «Nuovi cibi e tecnologie aprono la strada ad alimenti inediti, dai novel food agli alimenti stampati in 3D. Sono ambiti che intrecciano ricerca scientifica, sviluppo tecnologico, sfide culturali e normative, ma che potrebbero ridefinire profondamente il concetto stesso di nutrizione. In parallelo, soluzioni digitali come la blockchain rendono più trasparente la tracciabilità dei prodotti, mentre l’intelligenza artificiale viene applicata per personalizzare diete e abitudini alimentari o persino simulare gusti ed esperienze alternative. L’innovazione tocca anche la sostenibilità e la sicurezza della filiera»
Inoltre, «accanto alle trasformazioni della produzione, cambiano anche le modalità di distribuzione e di consumo: dal boom del food delivery alle dark kitchen, fino allo sviluppo di colture resilienti al cambiamento climatico». Crescono inoltre «le contaminazioni con altri settori -come dispositivi medici o cosmetici commestibili – e le esperienze alimentari “aumentate”, che spaziano dalle cene immersive organizzate via app fino ai ristoranti che sperimentano format radicali».
Fonte: Il Sole 24 Ore