Inquinamento, nel Lago d’Orta trovati 17 differenti polimeri, concentrazione di microplastiche

Inquinamento, nel Lago d’Orta trovati 17 differenti polimeri, concentrazione di microplastiche

Microplastiche nelle acque del Lago d’Orta (Cusio), il più occidentale dei grandi laghi prealpini italiani. È quanto mette in evidenza Legambiente, che oggi, lunedì 7 luglio, ha presentato uno studio dal titolo “Monitoraggio delle microplastiche nel Lago d’Orta” realizzato da Arpa Piemonte in collaborazione con ENEA e Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta. I campionamenti sul Lago d’Orta sono stati realizzati nel 2022 (maggio e ottobre) e nel 2023 (giugno e ottobre) per determinare la tipologia e l’abbondanza delle microplastiche lungo tre transetti.

Nelle acque del lago 17 differenti polimeri

Nei campionamenti fatti lungo sponda piemontese, è stata riscontrata la presenza di 17 differenti polimeri e una concentrazione media di microplastiche compresa tra 0,04 e 1,58 particelle/m3, valori coerenti con la media di microplastiche risultanti nei laghi italiani monitorati in questi anni da Legambiente. Tra le microplastiche più trovate: il polietilene (da un minimo del 46% nella campagna del giugno 2023 ad un massimo del 91% nella campagna dell’ottobre 2022); il polipropilene (percentuale minima del 7% nell’ottobre 2022 e massima del 47% nel giungo 2023), la poliammide rilevata, seppur in presenza minore, in tutti i campionamenti (da

Le conseguenze

L’associazione ambientalista ricorda che secondo studi recenti le microplastiche possano essere in grado di rallentare la crescita del fitoplancton; rendere il suolo meno fertile; e che possano accelerare lo scioglimento di neve e ghiaccio, diminuendone l’effetto albedo ed accelerando l’effetto dei cambiamenti climatici. Sono però ancora da chiarire gli effetti negativi dovuti al potenziale trasferimento degli inquinanti contenuti dalle microplastiche dallo stomaco dei pesci ad altri tessuti, e dai frammenti stessi inalati o ingeriti dall’uomo.

Fonte: Il Sole 24 Ore