Intercettazioni, dai gip sì alle richieste dei pm nel 94% dei casi
Gip appiattiti sulle richieste dei pubblici ministeri. Troppo, a dire di Enrico Costa (Forza Italia) che, per avere un quadro completo delle risposte dei giudici delle indagini preliminari alle domande della pubblica accusa, ha interrogato il ministero della Giustizia. E la risposta è stata, a suo modo, eloquente. Perchè numeri alla mano, a emergere è un quadro di quasi totale adesione, dalle intercettazioni alle indagini preliminari, passando per le archiviazioni.
I numeri delle intercettazioni
Più nel dettaglio, con riferimento al 2024, quanto alle richieste di autorizzazione a disporre intercettazioni, la percentuale di accoglimento è del 94%, mentre la richiesta di proroga (oggi oggetto di una riforma che per la prima volta ha introdotto un termine massimo di durata delle operazioni di ascolto) è accolta dal gip nel 99% dei casi e del 100% quando l’attività di ascolto è richiesta in indagini contro la criminalità organizzata.
Quanto al numero complessivo delle intercettazioni il riferimento è alle statistiche giudiziarie del ministero che, al 2024, attribuiscono quasi 48.000 bersagli oggetto di ascolto, tra intercettazioni telefoniche (le più utilizzate, circa 34.000), ambientali, informatiche e con trojan. Percentuale solo lievemente più bassa per la domanda di proroga delle indagini preliminari, che ottiene l’85% di assenso.
Le archiviazioni
Sempre per il 2024, il numero di richieste di archiviazione di procedimenti iscritti a registro 21, contro persone identificate quindi, è stato pari a 444.430, mentre i decreti di archiviazione dati dal Gip sono stati 385.633, pari all’87% delle richieste. Negli anni precedenti la percentuale ha toccato il 109% nel 2022 e il 102% nel 2023, dove il numero di decreti di archiviazione superiori alle richieste si spiega con una presentazione da parte del pm non sempre stesso anno solare in cui il procedimento viene definito dal gip.
A commento dei dati, Costa sottolinea come «i presupposti per l’autorizzazione di intercettazioni da parte del gip sono molto puntuali. Va ravvisata l’esistenza di gravi indizi di reato e l’intercettazione deve essere assolutamente indispensabile per la prosecuzione delle indagini. Significa che ci deve essere il controllo che la notizia di reato non sia fumosa, gravi indizi di reato, e che l’indagine non possa proseguire senza le intercettazioni, che la legge consente solo in caso di assoluta indispensabilità. Il vaglio del gip è tutt’altro che burocratico e deve vertere su questi elementi».
Fonte: Il Sole 24 Ore