
Interpump corre con l’ “Outperform” di Intermonte. Il target price sale a 43 euro
(Il Sole 24 Ore Radiocor) –Scatta il titolo di Interpump Group a Piazza Affari e si posiziona in cima al listino principale, spinto dall’upgrade del giudizio da parte degli analisti di Intermonte, da ‘Neutral’ a ‘Outperform’. Il titolo della società che produce pompe ad alta pressione si porta su un rialzo intorno ai 5 punti percentuali, quando il FTSE MIB viaggia in lieve calo.
Gli esperti, dopo la cautela degli ultimi 18 mesi, hanno migliorato la valutazione sul titolo a ‘Outperfotm’, alzando anche l’obiettivo di prezzo da 40 a 43 euro per azione, offrendo quindi un potenziale rialzo del 20% circa rispetto all’ultimo prezzo di chiusura (35,5 euro). Gli analisti ritengono infatti che le aspettative per il secondo trimestre «indichino che la società dovrebbe essere sulla buona strada per raggiungere le sue previsioni per il 2025, portando alla conferma delle stime di consenso e ponendo fine al momentum negativo degli utili che è durato per circa sei trimestri».
Nel dettaglio, gli analisti di Intermonte prevedono che i risultati del secondo trimestre saranno «in linea con le dichiarazioni rilasciate dal management» in occasione della presentazione dei risultati del primo trimestre. Gli analisti vedono un possibile miglioramento su base trimestrale della performance organica della divisione Idraulica (calo organico dell’8,4% rispetto al -14,5% del primo trimestre) e il proseguimento del forte trend di crescita nel settore Water Jetting (crescita organica dell’8,8% rispetto all’8,2% del primo trimestre). Ciò dovrebbe aver portato a un fatturato del gruppo pari a 534 milioni di euro, in calo del 2,8% su base annua, così ripartito: -3,1% performance organica, +1,9% effetto perimetro e -1,5% effetto cambi negativo.
Il miglioramento sequenziale del fatturato, combinato con il recupero delle inefficienze che hanno penalizzato i risultati dello scorso anno, sottolinea la sim, dovrebbe aver determinato un leggero miglioramento su base trimestrale del margine del gruppo, che rimane sostanzialmente invariato su base annua, con un ebitda quindi previsto a 121 milioni di euro. Al di sotto dell’ebitda, l’aumento degli ammortamenti e degli oneri finanziari (principalmente legati alle perdite sui cambi) e un’aliquota fiscale sostanzialmente in linea con quella dello scorso anno, dovrebbero portare l’utile netto a circa 58 milioni di euro rispetto ai 62 milioni di euro dello scorso anno.
Intermonte, avvisa comunque che «l’attuale scenario macroeconomico è piuttosto volatile», e dunque le stime, «che richiedono un miglioramento sequenziale nella seconda metà dell’anno, racchiudono un certo grado di incertezza». Tuttavia, gli analisti ritengono che alcuni dei mercati finali dell’azienda (agricoltura, edilizia, sollevamento) siano stati colpiti così duramente negli ultimi trimestri che «i livelli attuali potrebbero almeno fornire un limite minimo». Inoltre, notano gli analisti, Interpump è attualmente scambiato con uno sconto rispetto alla sua media storica e il divario di valutazione rispetto al suo panel di pari si è recentemente ampliato, offrendo un potenziale rialzo in caso di recupero.
Fonte: Il Sole 24 Ore