Interpump si rafforza in Europa con Padoan

Interpump si rafforza in Europa con Padoan

Nuova operazione di M&a per Interpump Group , destinata al rafforzamento sul mercato europeo. Il gruppo ha sottoscritto un accordo vincolante per l’acquisizione, tramite la sua controllata Interpump Hydraulics e con efficacia dal primo luglio, del 65% del capitale di Padoan, società specializzata nel settore dei serbatoi per veicoli industriali e per macchinari. Padoan è stata valutata circa 16 milioni di enterprise value) corrispondente al valore dell’intero capitale) e sono già stati definiti i meccanismi di «put&call» attraverso i quali Interpump Group potrà acquisire le rimanenti quote a partire da luglio 2030.

Fondata nel 1937 con sede a Olmi di S. Biagio di Callalta (Treviso) e oltre 50 dipendenti, la società ha chiuso il 2024 con un fatturato di circa 15 milioni e un Ebitda margin superiore al 17%. «Ci sono tre ragioni che permettono di definire Padoan come un target ideale per il nostro gruppo – ha detto Fulvio Montipò, presidente esecutivo di Interpump Group -. La società ci permette di ampliare la gamma prodotti, di sfruttare le sinergie con altri prodotti del nostro portafoglio e infine di costruire una presenza di settore in Europa forte tanto quanto quella che il gruppo già detiene in Nord America».

L’ingresso di Interpump nel settore dei serbatoi risale al 2011 con l’acquisizione di American Mobile Power; con l’acquisto di Padoan, Interpump costruisce in Europa una presenza altrettanto importante.

Il gruppo ha archiviato il primo trimestre con ricavi per 521,6 milioni, in calo del 4,5% rispetto all’anno precedente. In calo anche l’Ebitda (-7,9%), pari a 117,3 milioni; il margine Ebitda è stato del 22,5% rispetto al 23,3% dello stesso periodo del 2024. L’utile netto consolidato nei primi tre mesi è stato di 57 milioni. Interpump ha confermato per l’anno in corso una guidance che prevede una variazione del fatturato compresa tra +1% e -5% su base organica; si prevede di consolidare la redditività in un range compreso tra il 22% e il 22,5%.

Fonte: Il Sole 24 Ore