Irpef, nuovo sconto annullato solo per i redditi più ricchi

Irpef, nuovo sconto annullato solo per i redditi più ricchi

Il nuovo aiuto fiscale ai redditi in cantiere per la legge di bilancio non si fermerà a quota 50mila euro. Ma si farà sentire anche per i titolari di dichiarazioni sopra quella soglia, spegnendosi solo a livelli considerati lontani dal «ceto medio» oggetto delle attenzioni del Governo. I calcoli sono ancora in corso: ma il meccanismo pensato per sterilizzare gli effetti del nuovo intervento, ed evitare di disperdere risorse che finirebbero a chi non ne ha bisogno, potrebbe scattare a quota 200mila euro all’anno; o un po’ più sotto, se lo imporrà l’esigenza di far quadrare i conti in un mosaico di coperture e spese in cui ancora molte caselle si stanno prendendo a spallate in attesa dell’assetto definitivo.La stessa matematica della manovra del resto ha già messo fuori gioco le ipotesi più ambiziose della vigilia, con la conseguenza che l’aliquota del secondo scaglione Irpef si ridurrà dal 35 al 33% ma non si allargherà sopra l’attuale livello dei 50mila euro di reddito lordo annuo. Da lì in poi, la richiesta continuerà a essere del 43%. Come sempre accade nell’architettura progressiva dell’Irpef, però, l’intervento su una fascia di reddito si scarica anche su chi dichiara guadagni più alti; a meno che, appunto, non intervengano meccanismi di sterilizzazione, come quello che nel 2024, anno di debutto dell’attuale sistema a tre aliquote, ha ridotto di 260 euro le detrazioni dei titolari di redditi sopra i 50mila euro.Un meccanismo simile dovrebbe tornare in campo dall’anno prossimo, agendo però su contribuenti con guadagni più consistenti.

Sconto fino a 440 euro

L’aliquota ridotta di due punti alleggerisce l’imposta di una somma che parte da 20 euro l’anno a 29mila euro di reddito e raggiunge il massimo di 440 euro annui (poco meno di 37 euro al mese) da 50mila euro in su. La sterilizzazione, quindi, dovrebbe togliere 440 euro di detrazioni ai contribuenti che la manovra vorrà escludere da questo aiuto. Ridurre l’Irpef a tutti, stando ai dati delle dichiarazioni 2024, costerebbe poco meno di 3 miliardi all’anno. Solo la metà di questa somma, però, finirebbe nelle tasche degli oltre 9 milioni di italiani che dichiarano fra 28mila e 50mila euro. Il resto se ne andrebbe a chi ha entrate maggiori.

Nessuno beneficio per i redditi più alti

La partita, però, si gioca su un delicato equilibrio fra l’esigenza finanziaria di non allargare troppo i costi e quella politica di abbracciare nello sconto anche il «ceto medio», che finisce a quota 50mila euro solo per il Fisco italiano. Di conseguenza la soglia che farà muovere le forbici sulle detrazioni dovrebbe essere fissata molto più in alto. Sopra quota 200mila euro, per esempio, si incontrano solo 146mila persone, lo 0,34% dei 42,6 milioni di contribuenti italiani. In questo caso il risparmio per il bilancio pubblico rispetto all’ipotesi di sconto generalizzato sarebbe limitato a 65 milioni all’anno, e la mossa assumerebbe quindi un valore più che altro simbolico. Nei lavori della vigilia si incontrano di conseguenza anche altre soglie: ma la scelta andrà fatta in fretta, entro la prossima settimana.

Rottamazione e banche nel mirino

Nello stesso, ristretto giro di giorni andrà pronunciata l’ultima parola anche sulla rottamazione. Che nelle versioni circolate al Mef sta assumendo un assetto sempre più leggero, con il solito di ridurne l’impatto sui saldi di finanza pubblica. Impatto invece da massimizzare, almeno nelle ambizioni ministeriali, per quel che riguarda le entrate aggiuntive dal nuovo intervento sulle banche: da lì si punterebbe a ricavare fino a 2 miliardi e la strada sembra spianata anche dall’apertura pronunciata ieri dal vicepremier Antonio Tajani: «Bisogna stare molto attenti quando si parla di banche, però credo che sia giusto parlare». L’intervento allo studio non dovrebbe prendere comunque la forma di nuove tasse, ma dovrebbe puntare un’altra volta sugli anticipi come si è già fatto l’anno scorso con la sospensione delle Dta.

Fonte: Il Sole 24 Ore