Isola D’Elba, un incontro di sensi tra terra e mare

Isola D’Elba, un incontro di sensi tra terra e mare

Un incontro sensoriale fra natura terrestre e marina, dove i profumi della macchia mediterranea si mescolano a quelli salmastri del mare, una convivenza armonica che all’Elba si traduce in un viaggio immersivo nelle due anime dell’isola attraverso due esperienze: quella di percorrere a piedi la Via dell’Essenza e quella di navigare in mare aperto, scrutando il respiro dei cetacei.

La Via dell’Essenza: a piedi tra i profumi della vegetazione mediterranea

Tutelato dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano – che comprende le sette isole Elba, Giglio, Capraia, Montecristo, Pianosa, Giannutri e Gorgona – il territorio dell’isola dell’Elba, prevalentemente montuoso e collinare, racchiude una vasta rete sentieristica che copre circa 375 chilometri di percorsi escursionistici fruibili tutto l’anno. Fra i più scenici c’è la Via dell’Essenza, nata da un’idea di Umberto Segnini, oggi è un’iniziativa gestita dalla Fondazione Acqua dell’Elba in collaborazione con il Parco Nazionale Arcipelago Toscano, al fine di promuovere la tutela ambientale e il turismo lento e sostenibile dell’isola. La Via dell’Essenza, di cui è in progetto la realizzazione dell’intero periplo dell’isola, è oggi un percorso a piedi di 66,5 chilometri totali che si sviluppa nell’Elba centro-occidentale attorno al Monte Capanne – con i suoi 1.019 metri è la cima più alta della provincia di Livorno; il completamento dell’anello occidentale di questo sentiero escursionistico è stato inaugurato nel corso della settima edizione di SEIF – Isola d’Elba, Sea Essence International Festival, organizzato da Fondazione Acqua dell’Elba nei giorni scorsi. La Via dell’Essenza è costituita da otto percorsi sensoriali arricchiti da segnaletica informativa con QR code, mappe digitali e valorizzazione dei punti di interesse storico e naturalistico.

Otto tappe dedicate alle piante del luogo

Otto tappe che prendono il nome dalle piante simbolo del paesaggio elbano e che conducono in un viaggio nei profumi di lentischi, erica, lavanda, cisti, ginepri, rosmarini, lecci e mirto. Fragranze di macchia mediterranea che si intrecciano a quelle del mare, accompagnano i passi e il respiro dei camminatori, guidano attraverso una bellezza da incamerare con tutti i sensi e consentono di esplorare la parte occidentale dell’Elba. C’è la Via dei Lentischi, un facile tratto di 6,5 chilometri che collega il paese di Marciana Marina all’abitato di Sant’Andrea; la Via dell’Erica che da Sant’Andrea porta a Colle d’Orano, ad accompagnare i camminatori sono esemplari di erica arborea; la Via della Lavanda è un tratto di 7,6 chilometri impegnativi perché dalla costa si inerpica sulle pendici occidentali del Monte Capanne, inizia da Colle d’Orano e conduce al pittoresco borgo di Pomonte; impegnativa anche la tappa de la Via dei Cisti che da Pomonte porta a Seccheto, ma consente di fare una sosta alla spiaggia Fetovaia, una delle più apprezzate dell’isola; la Via dei Ginepri porta da Seccheto a Marina di Campo e nella prima parte attraversa sentieri che consentono di raggiungere diversi antichi manufatti in granito e siti prestorici; la Via dei Rosmarini collega invece Marina di Campo a Lacona, è uno dei tratti più lunghi e impegnativi, fatica ripagata dalle incantevoli viste panoramiche e dal profumo di rosmarini e altri arbusti della macchia mediterranea; la Via dei Lecci è un facile tratto di 9 chilometri che inizia a Lacona e si caratterizza per la fitta vegetazione di lecceti, raggiunge diverse spiaggette per terminare alla famosa spiaggia di Procchio; infine la Via del Mirto da Procchio porta a chiudere l’anello de la Via dell’Essenza all’antico borgo marinaro di Marciana Marina con le sue case color pastello affacciate sul mare.

In cerca dei cetacei del Santuario Pelagos

Sull’Isola d’Elba, là dove finisce un sentiero, ai passi del cammino si sostituisce il ritmo lento della navigazione in mare aperto e a guidare non è più il profumo della macchia mediterranea, ma lo sguardo attento e paziente in cerca del respiro dei cetacei o di una loro presenza. L’esperienza di osservazione dei mammiferi marini nel loro habitat naturale, fra cui balenottere comuni, capodogli, delfini comuni, stenelle, tursiopi, tartarughe marine, è qui possibile perché siamo nel cuore del Santuario Pelagos, un’area marina protetta che unisce, con un accordo internazionale, Italia, Francia e Principato di Monaco, per la tutela dei mammiferi marini nel Mediterraneo, un’area che comprende i sessanta mila ettari di mare del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, le cui sette isole sono state riconosciute anche Riserva della Biosfera MaB Unesco. La presenza di cetacei di tutte le specie frequentatrici del Mediterraneo si registra in maniera straordinaria durante i mesi estivi, un incredibile patrimonio naturalistico che il Parco Arcipelago Toscano permette di conoscere organizzando escursioni di whale watching nel rispetto delle buone pratiche di navigazione sostenibile, in collaborazione con la motobarca Mickey Mouse, con partenza dal porto di Marina di Campo il lunedì e giovedì fino al 4 settembre, accompagnati da un biologo marino e guida parco. Durante l’uscita si potranno incontrare i cetacei che popolano le acque lungo la costa dell’Elba: che siano giocosi delfini, capodogli che si inabissano mostrando la loro coda o le regine del mare, le riservate balenottere comuni, il Mar Mediterraneo stupisce anche i più increduli. Camminando tra i profumi della macchia mediterranea o scrutando l’orizzonte in cerca di cetacei, la natura dell’Elba si esprime con tutti i sensi. E quando è ora di tornare a casa, attraverso le creazioni artigianali profumate di Acqua dell’Elba, resta la possibilità di portare con sé l’essenza dell’isola.

Fonte: Il Sole 24 Ore