Italia-Francia, per Mattarella attuare il trattato del Quirinale è una priorità. Ecco a che punto siamo

Italia-Francia, per Mattarella attuare il trattato del Quirinale è una priorità. Ecco a che punto siamo

In un messaggio inviato al presidente della Repubblica Francese, Emmanuel Macron, in occasione della festa nazionale francese del 14 luglio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha posto l’accento sul trattato del Quirinale e, in particolare, sulla necessità di dare attuazione all’intesa. Secondo il capo dello Stato «il Trattato del Quirinale rimane strumento privilegiato di cooperazione bilaterale, la cui attuazione riveste, per Parigi come per Roma, carattere prioritario. Una collaborazione strutturata tra partner fidati – ha sottolineato – è indispensabile per affrontare l’attuale contesto internazionale, segnato da sfide complesse e tensioni crescenti».

L’accordo

Il Trattato bilaterale di cooperazione rafforzata tra l’Italia e la Francia, anche detto “trattato del Quirinale”, è stato firmato al Quirinale il 26 novembre 2021 dal Presidente del Consiglio si allora, Mario Draghi, e dal Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron. Il Trattato è articolato su tre obiettivi: lavorare insieme al livello europeo per un Europa sempre più compatta, democratica e sovrana, iscrivendo le cooperazioni tra i due Paesi in questa prospettiva; favorire il ravvicinamento e l’integrazione delle società civili, promuovendo in particolare la mobilità dei giovani; strutturare la relazione bilaterale conferendole degli orientamenti strategici e formalizzando alcuni quadri di consultazione. L’intesa è entrata in vigore il 1 febbraio 2023, dopo l’approvazione l’anno precedente da parte dei parlamenti di Italia e Francia (Camera il 25 maggio, Senato il 5 luglio; il via libera da parte del Senato francese è giunto il 27 settembre, dell’Assemblea nazionale il 31 ottobre). Gli obiettivi saranno aggiornati dal prossimo incontro bilaterale tra la premier Giorgia Meloni e Macron, già fissato per l’inizio del 2026 a Parigi.

A che punto siano sul piano attuativo

Le frizioni tra Meloni e Macron, dalle elezioni europee al G7 in Puglia sul paragrafo delle conclusioni dedicato all’aborto, alla posizione da adottare nei confronti della crisi ucraina (la coalizione dei “volenterosi” a guida franco britannica) hanno rallentato l’attuazione del trattato del Quirinale, che comunque non è considerato da Meloni una priorità. Finora sono stati attivati molti strumenti operativi (forum settoriali, cabine di regia, coordinamenti transfrontalieri, giovani, difesa e pubblica amministrazione). Al contempo sono stati messi in evidenza ritardi nell’avvio di alcuni gruppi tecnici, in particolare nei settori industriale e spaziale. Stando alle indicazioni fornire dall’Ambasciata di Francia in Italia, sul fronte degli affari esteri, nell’ottobre 2024 i giovani diplomatici degli istituti diplomatici dei due Paesi hanno partecipato a una sessione congiunta a Roma, in occasione dell’apertura dei lavori del terzo programma di formazione bilaterale per giovani diplomatici italiani e francesi. Su quello della giustizia, nel settembre 2024 si è svolto un incontro nell’ambito della lotta al traffico marittimo di droga. Quest’incontro ha rappresentato una nuova occasione per confermare e rafforzare la stretta cooperazione giudiziaria e di polizia tra Francia e Italia, in particolare nella lotta al traffico di droga. In particolare, sono stati menzionati: lo stato della minaccia legata al traffico internazionale di droga in Francia e Italia; i mezzi di lotta al traffico internazionale di droga in Francia e in Italia e le tecniche investigative relative alla criminalità organizzata. Sul fronte della coooperazione economica e industriale, le consultazioni tra i forum di imprese sono state ulteriormente rafforzate, con il 6° Forum economico congiunto MEDEF e Confindustria tenutosi a Parigi nel giugno 2024. In una dichiarazione comune, i presidenti di Confindustria e MEDEF hanno ribadito di voler rafforzare la loro collaborazione nel solco del Trattato del Quirinale, chiedendo una politica industriale europea più forte e competitiva. Il club Francia-Mezzogiorno, istituito a seguito del Trattato, si è ampliato fino a comprendere una ventina di imprese francesi e italiane con sede nel Sud Italia. Nell’ottobre 2024, si è tenuto il 4° Forum economico Francia-Mezzogiorno a Napoli.

Urso a Parigi il 24 luglio per forum su politica industriale

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sarà a Parigi il 24 luglio dove interverrà al terzo Forum di Consultazione tra Italia e Francia sulla politica industriale, in attuazione del Trattato del Quirinale. Urso incontrerà i ministri dell’Economia e dell’Industria francesi, Eric Lombard e Marc Ferracci, per approfondire i principali temi trattati dai gruppi di lavoro istituiti tra le due amministrazioni, incluso uno scambio sull’Alliance for the Future of Energy-Intensive Industries. Questi incontri – spiega il Mimit – saranno finalizzati a delineare un percorso comune per rafforzare la competitività degli Stati membri e dell’Unione Europea nel suo insieme, in un momento cruciale in cui risulta necessario definire una strategia industriale condivisa, in grado di affrontare le grandi transizioni in atto.

Fonte: Il Sole 24 Ore