Italia secondo mercato per Yves Rocher che lancia il movimento Act Beautiful

Nel 1959, a La Gacilly, in Bretagna, ha inizio la storia del brand di cosmetica vegetale Yves Rocher che nasce dal desiderio di monsieur Rocher di plasmare un connubio virtuoso tra natura e scienza, biodiversità e sostenibilità per una cosmetica accessibile a tutte le donne attraverso la vendita per corrispondenza. Questa visione prende forma e concretezza nel 1975: quando viene inaugurato un giardino etnobotanico, un’oasi di due ettari che custodisce e preserva circa 1.500 specie vegetali. Da sempre l’identità di Yves Rocher è caratterizzata dal controllo del ciclo produttivo, dalla tracciabilità completa e dall’impegno profuso per un’agricoltura positiva per la riduzione dell’impatto ambientale.

Per portare avanti questi valori lancia il movimento Act Beautiful: un programma di coinvolgimento a favore di una bellezza più naturale e più responsabile, che conferisce a ciascuno la facoltà di utilizzare la bellezza in modo diverso. Act Beautiful ha le sue radici in due principi fondamentali tramandati da generazione in generazione: valorizzare l’expertise botanica per una bellezza naturale e accessibile a tutti fondata sul know how delle piante e la dermo expertise e riaffermare il ruolo di brand impegnato in un’unica missione, preservare il pianeta.

Il programma prevede 10 iniziative concrete tra cui la volontà di creare una confezione ecologica, con meno plastica, e l’obiettivo per il 2030 del raggiungimento del -30% di plastica utilizzata nel packaging. Questa volontà di generare cambiamento e promuovere autenticamente sostenibilità e biodiversità costituisce dal 1991 anche la base della Fondazione Yves Rocher e delle sue attività. Tra queste, Plant For Life, il programma di piantumazione mondiale per rigenerare il suolo, che ha raggiunto la pietra miliare dei 100 milioni di alberi piantati in tutto il mondo e i 50.000 previsti per il 2024 su territorio italiano, e Terre de Femmes, un’iniziativa nata nel 2001 che supporta l’imprenditoria femminile in campo etico e sociale, che ha assegnato premi, per un valore di circa 2 milioni, a 500 donne nel mondo realizzando i loro progetti in 50 Paesi.

L’ultima iniziativa della Fondazione è la collaborazione con Plastic For Change un’associazione che si occupa di sviluppare soluzioni di riciclaggio dei rifiuti e della cosiddetta Ocean Bound Plastic, ossia la plastica che inquina le acque degli oceani. Questa campagna di recupero aiuta a sviluppare soluzioni di riciclaggio nelle regioni in cui la gestione dei rifiuti non è ottimale, a migliorare le condizioni sociali delle comunità che vivono della raccolta di questi rifiuti e le condizioni di scolarizzazione dei bambini. Il frutto di questa nuova collaborazione è il recupero lungo la costa indiana di 120 tonnellate di plastica, certificata GRS (Global Recycled Strandard), successivamente utilizzata da Yves Rocher nella creazione dei contenitori delle eco-ricariche, una nuova linea Bagno Doccia, una delle prime eco-ricariche composte da plastica riciclata che riduce l’utilizzo della plastica dell’80% e soprattutto completamente riciclabile: un’innovazione che il brand lancerà a giugno.

Lo stesso impegno etico e sostenibile si riflette a livello locale, in Italia, nel caso specifico, dove l’azienda approda nel 1984, che diventa, dopo la Francia, il secondo Paese al mondo per fatturato con 145 milioni di euro e 17 milioni di prodotti venduti nel 2023: dal primo store a Bologna arriva ai 109 attuali, a cui si sommano Napoli Epomeo e Siracusa e le future aperture di Pompei e Pescara (Megalò), oltre al social selling. Nel 2021 Yves Rocher Italia è divenuta una società benefit per supportare la sostenibilità, accrescere il benessere sociale e favorire inclusività e diversità in azienda: il programma Plant for Life ha coinvolto il 95% dei dipendenti della sede con 4 tipologie di attività per un totale di 400 ore. L’impegno nel contenimento dei propri impatti ambientali si è anche concretizzato con il progetto di riduzione dei resi da entrambi i canali di vendita diretta e retail. Agendo sia in termini di riduzione delle emissioni in atmosfera, ma anche in termini di riduzione dei rifiuti e degli sprechi al progetto, avviato nel 2022 ma entrato nel vivo nel 2023, è stato applicato un sistema di supporto alle decisioni, chiamato Multi-Criteria-Analysis (MCA) che permette di identificare e confrontare diverse opzioni valutandone effetti, prestazioni e impatti.

Fonte: Il Sole 24 Ore