Italia secondo paese al mondo per numero di ristoranti stellati Michelin
Il vincitore Young Chef award è Mattia Pecis, 29 anni, di Cracco Portofino che ha anche conquistato Una Stella Michelin con una cucina che rispetta i territorio in cui opera e riflette il suo carattere. Pecis non nasconde l’emozione a mille e ricorda che «in questi anni a Portofino abbiamo fatto un lavoro sartoriale cucito su misura di quel posto».
Il premio Service Award Michelin è andato a Giulia Tavolara del ristorante Maxi a Vico Equense, in provincia di Napoli. Ad assegnarlo Dominga Cottarelle, cofondatrice di Intrecci, accademia che prepara le nuove leve, le future generazioni dei professionisti di sala. Il segreto di Giulia Tavolara? «È la naturalezza, essere se stessi e la squadra» risponde la vincitrice.
Altri cinque ristoranti italiani hanno conquistato la Stella Verde Michelin assegnata ai ristoranti che si distinguono per il loro impegno verso la gastronomia sostenibile, l’attenzione all’etica e all’ambiente. È stata assegnata a ristoranti all’avanguardia per la sostenibilità, dando un riconoscimento a pratiche come la riduzione degli sprechi, il lavoro con fornitori locali e l’uso di risorse rinnovabili. Nel mondo ci sono circa 500 Stelle Verdi. A conquistare in Italia quest’anno le Stelle Verdi sono cinque ristoranti italiani: La Bursch a Campiglia Cervo in Piemonte; Kircherhof ad Albes (Bolzano); Johanns a Molini di Tures (Bolzano); Ca’ Matilde a Rubbianino (Reggio Emilia); Une a Capodacqua (Perugia). Il direttore dell’edizione italiana della “rossa”, Sergio Lovrinovich, precisa inoltre che La Bursch, Kircherhof e Johanns sono ristoranti entrati nella selezione Michelin Italia quest’anno.
L’impatto sul turismo
Non ci si deve dimenticare che proprio la cucina italiana, le specialità Igp, Doc e Docg, la dieta mediterranea per i turisti stranieri rappresentano un motivo in più per scegliere come destinazione l’Italia. Secondo le stime elaborate da Fiepet Confesercenti su dati Banca d’Italia il riconoscimento come Patrimonio immateriale dell’umanità della cucina italiana nei primi anni farà aumentare tra il 6 e l’8% le presenze turistiche. Poi il trend di crescita rallenterà per assestarsi tra il 2-3% nel quinquennio successivo. Per i primi due anni si stimano circa 18 milioni di presenze turistiche in più. Incassi che si andranno ad aggiungere alla spesa dei turisti stranieri nei ristoranti, nei bar e nei pubblici esercizi italiani che continua ad aumentare. Nel 2024 i visitatori internazionali hanno speso 12,08 miliardi, con un +7,5% rispetto al 2023. Le anticipazioni del 2025 indicano una crescita ulteriore e un totale atteso di circa 12,68 miliardi, pari a un aumento del 5%. Parallelamente, i viaggi turistici legati all’enogastronomia generano oggi 9 miliardi di spesa diretta,
Patrimonio immateriale dell’umanità
La nuova edizione della Guida Michelin inoltre valorizza il percorso di candidatura della cucina italiana quale Patrimonio immateriale dell’umanità che la commissione Unesco valuterà. In un gioco di squadra la ristorazione italiana e i locali aderenti al network Riae, acronimo di Ristoranti italiani autentici all’estero, fino al 10 dicembre proporranno un piatto simbolo della tradizione italiana insieme a un messaggio di sostegno alla candidatura. Un progetto promosso da Fipe-Confcommercio con il sistema del ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e del ministero della Cultura. Un’azione che punta a valorizzare le tipicità della ristorazione e le materie prime autentiche messe sotto scacco dall’Italian sounding che causa, secondo le stime di Coldiretti, oltre 120 miliardi di dollari.
Fonte: Il Sole 24 Ore