
Iveco, Urso: se serve useremo strumenti di tutela del patrimonio industriale
«La trattativa per la cessione di Iveco a due grandi player internazionali, la nostra Leonardo per quanto riguarda il settore della difesa e il gruppo Tata per quanto riguarda la parte civile, può diventare – se ben strutturata – una opportunità di sviluppo importante e significativa sia per il ramo difesa, sia per quello civile». Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante il question time alla Camera. «Il tavolo ministeriale sarà permanente e seguirà tutto il percorso di cessione nei prossimi mesi affinché siano garantite le massime tutele per i lavoratori coinvolti e per la valorizzazione del patrimonio industriale di Iveco, orgoglio del Made in Italy e dell’intera sua filiera con particolare attenzione agli aspetti produttivi e occupazionali. Allo stesso modo, vigileremo su quelli legati alla tutela della tecnologia e della ricerca del patrimonio industriale facendo ricorso ove necessario agli strumenti previsti dall’ordinamento vigente per assicurare una adeguato presidio sugli asset di rilevanza strategica», ha continuato Urso, aggiungendo che «dai primi settembre convocherò la prossima riunione alla presenza delle due aziende, Leonardo e Tata, in due distinte sessioni insieme con i sindacati e le regioni su cui insistono gli stabilimenti. E in quella sede sono convinto che si evidenzieranno impegni cogenti e continuativi che possano debbano garantire a tutti». Ad ogni modo, ha sottolineato Urso, «si tratta comunque di un’operazione profondamente diversa da quella che si tentò di costruire nel 2021 con il gruppo con un gruppo cinese, accordo che allora non si concretizzò anche per il mio intervento nella qualità di presidente del Copasir. In quell’occasione, infatti, evidenziai i rischi che le tecnologie strategiche del ramo difesa fossero oggetto di vendita a una società non europea. Il quadro odierno è profondamente diverso. Iveco Defense verrà ceduta, se le trattative si concluderanno, a Leonardo campione nazionale nel settore della difesa e impegnato in numerosi programmi con partner internazionali. Mentre il ramo civile della società verrà acquisito dal gruppo indiano Tata, investitori industriali presenti in oltre 157 paesi e proprietari marchi come Jaguar e Land Rover».
In fase conclusiva elaborazione manifestazioni per ex centrali Enel
«L’elaborazione delle manifestazioni di interesse sono nelle fasi conclusive con il supporto tecnico di Invitalia» per la riconversione delle ex centrali elettriche a carbone Enel di Cerano (Brindisi) e di Torrevaldaliga Nord, nel porto di Civitavecchia. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante il question time alla Camera. Urso ha confermato che «per Brindisi sono pervenute 46 proposte in gran parte relative a energie rinnovabili, economia circolare e logistica, di cui nove già presentate nella riunione del 20 settembre 2024 presso la prefettura e meglio dettagliate nell’incontro del comitato dello scorso 29 maggio. Per il coordinamento delle attività di riconversione è stato nominato commissario straordinario l’attuale prefetto Luigi Carnevale. Per Civitavecchia sono arrivate 28 proposte, alcune delle quali necessitano di definizione delle aree e autorizzazioni ambientali e urbanistiche», specificando che per permettere la riconversione si punta a «realizzare con gli enti locali due distinti accordi di programma che renderanno espliciti progetti, tempi e modalità degli investimenti produttivi».
«Sicuro che riusciremo ad avere una delle gigafactory europee»
«Sono convinto che riusciremo nell’obiettivo» di avere in Italia una delle gigafactory europee per l’intelligenza artificiale «così da fare del nostro paese il luogo ideale dove investire nelle tecnologie abilitanti leader nell’economia digitale». Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante il question time alla Camera. «Sarà quindi cruciale creare sinergie nazionali che portino alla formazione di una candidatura realmente competitiva e vincente. Anche in queste ore prosegue il nostro lavoro per ottimizzare la proposta con le nostre imprese, consapevoli di quanto importante sia anche per l’attrattività del sistema paese il conseguimento di questo obiettivo», ha aggiunto Urso, sottolineando che «la gigafactory per l’intelligenza artificiale si inserisce infatti nel disegno del governo volto a favorire lo sviluppo delle tecnologie abilitanti essenziali per il nostro sistema produttivo particolarmente sfidanti».
Fonte: Il Sole 24 Ore