
Jack Dorsey sfida WhatsApp con Bitchat, la chat offline che parla via Bluetooth
Dorsey ha descritto il progetto come “IRC vibes”, evocando il fascino grezzo e diretto delle prime chat testuali degli anni ’90. Ma dietro questa scelta estetica si nasconde una visione molto attuale: restituire agli utenti il controllo delle proprie comunicazioni in un’epoca in cui le grandi piattaforme centralizzate, da WhatsApp a Telegram, gestiscono l’intero flusso informativo e raccolgono enormi quantità di dati. Bitchat elimina ogni forma di identificazione permanente: nessuna profilazione, nessun tracciamento, nessuna pubblicità. Inoltre, il sistema è concepito per essere volatile: i messaggi vengono automaticamente cancellati dopo 12 ore, e l’app integra anche una funzione di cancellazione rapida, un triplo tocco che elimina tutto all’istante.
A cosa serve una chat senza internet?
Le applicazioni sono più serie di quanto possa sembrare. Una chat come Bitchat potrebbe rivelarsi utile in scenari di emergenza, come blackout, disastri naturali o manifestazioni in contesti di censura governativa. In questi casi, una rete locale e indipendente può diventare uno strumento prezioso per comunicare senza passare da infrastrutture controllate.
In ambienti urbani densi — come festival, eventi, campus universitari — il sistema mesh potrebbe raggiungere una copertura sorprendente. Certo, la portata del Bluetooth è limitata (fino a circa 100 metri in campo aperto), ma con una rete di utenti attivi si possono coprire distanze molto più ampie grazie al relay dei messaggi.
I limiti (per ora) e le prospettive future
Fonte: Il Sole 24 Ore